Una grande iniziativa missionaria dopo il 2005. L’idea è del Vescovo Simoni, che ne ha fatto cenno durante l’omelia dell’Epifania, dodicesimo anniversario della sua ordinazione episcopale. Per ora è soltanto un’idea, presentata al Consiglio presbiterale, ma durante il corrente anno pastorale potrebbe prendere corpo. Dovrebbe trattarsi di una iniziativa capace di raggiungere tutte le comunità parrocchiali e, per quanto possibile, i cosiddetti «lontani», per contribuire ad un risveglio cristiano in terra di Prato. L’idea ha un precedente recente: come si ricorderà, nell’autunno 1999, in tutta la diocesi si è tenuta la missione diocesana, caratterizzata dal pellegrinaggio della Madonna del Sacro Cingolo tra le parrocchie, come preparazione immediata alla celebrazione del Grande Giubileo del 2000. Il 2005 non è una data casuale: segnerà infatti il passaggio di boa tra il presente biennio pastorale, caratterizzato dal 350° della Diocesi, e il prossimo programma pastorale.Proprio del risveglio cristiano in terra di Prato mons. Simoni aveva parlato durante l’indirizzo di saluto al cardinal Daoud, ospite della solennità di S. Stefano e, più di recente, nell’omelia dell’Epifania, la «giornata più missionaria dell’anno liturgico», come l’ha definita lo stesso Vescovo. «La mia passione fondamentale – ha detto – è aiutare questo risveglio tra i cristiani pratesi, quelli che abitualmente frequentano le nostre comunità, e quelli che invece se ne sono allontanati». Per mons. Simoni, come più volte ha avuto modo di ribadire, è in fondo questo il significato più vero e profondo della celebrazione del 350° di istituzione della Diocesi. «Àlzati, rivèstiti di luce – ha detto ha conclusione dell’omelia riprendendo le parole del profeta Isaia – o Prato cristiana. Accendi la luce che è già in te, da secoli e secoli».