Pisa

DIOCESI, IL NUOVO ASSESTOdi Andrea Bernardini

Il numero dei preti è in calo, la loro età media è in costante aumento. La Chiesa pisana invita i laici ad assumere responsabilità via via maggiori nella vita delle comunità. E, nel frattempo, prova a riorganizzare la sua presenza pastorale nel territorio. Il nuovo assetto interessa soprattutto il vicariato di Barga, orfano ormai da qualche settimana del proposto del Duomo monsignor Piero Giannini. Qui saranno costituiti due poli pastorali che faranno capo a Barga e a Fornaci e di cui saranno responsabili rispettivamente don Stefano Serafini e don Antonio Pieraccini. Don Stefano Serafini, 49 anni, nativo di Buti ed ordinato sacerdote il 5 gennaio del 1985, è stato vicario parrocchiale a Bientina e Buti (1985-88), parroco a San Martino a Ulmiano (1988-2000) e Pappiana (1994-2000), a Vicopisano (2000-2004) e, di recente, coparroco al Duomo di Pontedera. È assistente unitario dell’Azione cattolica diocesana.Don Antonio Pieraccini nato il 21 ottobre del 1945 a Barga, è stato ordinato sacerdote a Pindarè_Mirin nel nord est del Brasile il 4 luglio del 1976. È tornato in diocesi nel 1978. Vicario parrocchiale a Barga dal 1978 al 1980, parroco a Renaio dal 1980 al 1990 e amministratore parrocchiale a Sommocolonia dal 1981 al 1988, è dal 1986 parroco di San Pietro in Campo-Mologno.Intorno alla propositura di Barga, in particolare, graviteranno le parrocchie di Albiano (dove oggi è don Giancarlo Bucchianeri), Castelvecchio Pascoli (dove oggi presta servizio don Ruggero Bencivenni, ndr), San Pietro in Campo, Sommocolonia e Tiglio (attualmente affidato alle cure di don Giuseppe Cola, ndr). Intorno all’arcipretura di Fornaci, invece, graviteranno le parrocchie di Loppia – Filecchio e di Ponte all’Ania.Sarà mantenuta la cappellania ospedaliera, che viene affidata a don Silvio Baldisseri, 73 anni, prete dal 1956, già vicario parrocchiale a Santo Stefano extra moenia nel 1958 e ’59, parroco a Renaio (1959-61), a Loppia (1961-72), a Sant’Ermete (1972-94) e, dal 1994 fino ad oggi, arciprete a Fornaci di Barga. Tutti i sacerdoti, accanto alla diretta e prioritaria responsabilità per la parrocchia o il servizio specificamente affidato, si rendono disponibili per le esigenze pastorali e liturgiche dell’intero vicariato.I diaconi permanenti Luigi Moscardini, 65 anni, barghigiano, ex funzionario di banca e Marco Tomei, 52 anni di Filecchio, insegnante di religione nelle scuole superiori di Barga, saranno chiamati a svolgere compiti e servizi secondo le esigenze del vicariato.I due «poli pastorali» di Barga e Fornaci – si legge in una nota della curia – imposteranno ed attueranno una pastorale unitaria, rivolta all’intero territorio, privilegiando momenti comuni di formazione dei laici chiamati a compiti di corresponsabilità e servizio ecclesiale, in particolare in ambito catechistico, liturgico, caritativo e sociale, giovanile e familiare.Il nuovo assetto passa attraverso anche la costituzione di un consiglio pastorale di vicariato e di una segreteria pastorale unitaria, cui spetta il compito di favorire la crescita della comunità, di animazione pastorale e di raccordo con gli orientamenti diocesani.L’arcivescovo Alessandro Plotti ha trovato nei sacerdoti interessati piena collaborazione per l’attuazione del nuovo assetto. In particolare coloro che si sono resi disponibili per nuovi incarichi, lasciando quelli fin qui ricoperti.Il vicariato di Barga, anche dopo il nuovo assetto, rispetto al resto della diocesi di Pisa rimane quello che, in rapporto al numero degli abitanti, ha il più alto numero di sacerdozi in servizio.Certo, il nuovo assetto equivale ad un cambiamento epocale per il territorio di Barga. Cambiamento che chiede ai fedeli qualche sacrificio in più per spostarsi nelle chiese dove si celebreranno le Messe.Lascia Loppia e Ponte all’Ania don Alessandro Pierotti, 48 anni, pisano d’origine, sacerdote dal 1988: andrà a Buti, la cui sede si è resa vacante dopo che il pievano don Franco Cancelli si è insediato al Duomo di Pontedera. Vicario parrocchiale a Cascina (1988-89) e a Querceta (fino al 1994) – svolgendo il suo servizio, in particolare, nella porzione di parrocchia di Vaiana – don Alessandro è stato parroco a Seravezza dal 1994 al 1999, a Ruosina dal 1997 al 1999, a Loppia dal 1999 ad oggi e a Ponte all’Ania dal 2005 fino a questi giorni.A Pontedera don Franco Cancelli (del suo insediamento abbiamo parlato nello scorso numero, ndr) potrà avvalersi della preziosa collaborazione di don Messias Ferraz Barsella, 40 anni, sacerdote proveniente dal Brasile, ma da undici anni in Italia, prete dal 24 giugno dello scorso anno, già vicario parrocchiale in San Pietro in Palazzi e, negli ultimi mesi, in servizio all’ospedale di Barga.A Pisa arriva da San Pietro in Palazzi don Ettore Carugi, nominato parroco della parrocchia dei santi Cosimo e Damiano dove raccoglie il testimone del cancelliere arcivescovile monsignor Giuliano Catarsi. A San Pietro in Palazzi don Ettore nacque il 10 ottobre del 1939. Sacerdote dal 1962, don Ettore è stato vicario parrocchiale a Vicarello (1962 – 64), San Martino a Pisa (1964 – 67) e San Giuseppe in Pontedera (1967 -70), parroco a Collemezzano (1970-74), di Madonna dell’Acqua (1974 -86), per lungo tempo alla propositura di Cascina e, più recentemente, tornato nella località dov’era nato.A San Pietro in Palazzi andrà invece don Michele Casarosa, pisano, 55 anni, sacerdote dal 1978, vicario parrocchiale a Forte dei Marmi dal 1978 al 1981, e alla propositura di Cascina (1981-86) e parroco di Querceta (1986-98) e da allora fino ad oggi assistente spirituale all’ospedale civile di Santa Chiara a Pisa e in servizio pastorale alla chiesa dei Cavalieri.