Cultura & Società
Diocesi di Prato, l’archivio della famiglia di Cesare Guasti donato alla Biblioteca Roncioniana
Si tratta di un complesso documentario nel quale è centrale la figura di Cesare Guasti, illustre scrittore e filologo pratese, del quale proprio questo anno ricorre il bicentenario della nascita.
«La documentazione relativa all’attività di studio del Guasti era arrivata in Roncioniana nel 1922 – spiega don Marco Pratesi, responsabile della Biblioteca – in concomitanza con il primo centenario della sua nascita. Quella relativa alla vita personale e familiare era invece rimasta custodita nella casa di famiglia fino ad oggi. Con gesto generoso e sapiente la famiglia Badiani ha voluto, all’esatta distanza di un secolo, ricongiungere sotto un unico tetto tutti i materiali relativi a questo grande pratese».
Il complesso documentario è stato illustrato da una conferenza tenuta in Roncioniana il 27 aprile da don Enrico Bini, vicepresidente dell’Associazione Ceare Guasti.
Oltre alla famiglia Guasti, il materiale donato comprende numerosi documenti relativi a due famiglie pratesi con le quali il Guasti era imparentato: i Sacchi, ai quali apparteneva la mamma Rosa; e i Becherini, la famiglia della moglie Annunziata, che erano poi i proprietari della casa-fattoria di Galciana. Un grosso nucleo è costituito dalla corrispondenza familiare di Cesare, con la famiglia di origine (i genitori, le due sorelle – divenute suore -, i fratelli Francesco, Giuseppe e Gaetano, lo zio Claudio, il nipote Antonio) e la nuova (la moglie e i figli). C’è poi un gruppo di documenti relativi a memorie e ricordi, appunti e scritti vari in prosa e poesia. Da notare il testamento olografo (1883) e il foglio sul quale l’erudito oramai morente vergò con mano tremante l’ultima frase: «Cesare Guasti ringrazia il Signore». Si aggiunge anche documentazione relativa alla storia precedente della famiglia Guasti, particolarmente al padre Ranieri e al nonno Domenico.
«Per la Biblioteca Roncioniana, che proprio quest’anno celebra i trecento anni di attività, aprì i battenti nel 1722, si tratta di una acquisizione particolarmente significativa – sottolinea don Pratesi – che ripropone questa istituzione all’attenzione della città e non solo, come punto di riferimento per gli studi relativi alla illustre figura di Cesare Guasti nonché della città e del comprensorio. Per gli studiosi e i cultori di storia locale dunque si aprono da oggi nuove possibilità e piste di studio. Ancora un grato ricordo per chi fino ad oggi ha conservato queste preziose memorie e le ha donate, nella Roncioniana, alla città tutta», conclude il Bibliotecario.