Vita Chiesa
Dio ci ama quando siamo piccoli
Il cuore dell’uomo è abitato, spesso, da grandi ambizioni, desideri di successo e aspirazioni a provare emozioni intense, a vivere esperienze forti da poter raccontare. L’essere umano sogna di essere al centro di una storia singolare perché straordinaria. Anche da buoni cristiani, a volte, vorremmo una vita speciale, un posto ragguardevole sulla Terra e un angolo a noi riservato in Paradiso: giustissimo, se davvero abbiamo capito quanto sia bello stare accanto a Dio. A volte, però, tutto questo nasce in noi non per amore di Lui, ma per un desiderio tutto umano di primeggiare, di essere «qualcuno». Gli stessi apostoli cedettero a questa tentazione, e Gesù dovette combattere nel deserto contro questa tendenza tutta umana.
Anche nel nostro tempo c’è chi, sull’esempio del Maestro, è andato controcorrente. «Io amo tutto ciò che è piccolo»: così si esprimeva Santa Bernadette, che a Lourdes ebbe da Maria un messaggio di riconciliazione e pace per tutti i popoli. Lei che ebbe contatto diretto col soprannaturale, faceva riposare il cuore su tutto ciò che è forse dimenticato dagli uomini, troppo distratti e presi dai loro sogni per poter godere di tutto ciò che è nascosto nelle briciole della vita: le più preziose e gustose, se solo si riuscisse ad assaporarle davvero.
Dio sceglie tutto ciò che è piccolo, lo crea, lo ama, lo fa vivere. Dio non cerca, allora, nelle sue creature, un qualcosa di grandioso. Forse ciò che chiede è davvero solo di avere il coraggio della nostra piccolezza, senza nasconderci dietro chissà quali maschere. Forse davvero la perfezione cui ci chiama non è l’infallibilità, che forse ci porterebbe anche alla superbia e all’indurimento del cuore, ma il diventare come gli uccelli del cielo, che tutto il giorno cantano ed esistono a gloria di Dio, e non pretendono di essere leoni.