In vista del passaggio al digitale terrestre la Giunta regionale ha intenzione di promuovere una politica di sostegno all’emittenza televisiva locale, così da scongiurare contraccolpi a un’industria che in Toscana occupa 500 persone. Lo ha dichiarato il presidente della Giunta regionale, Enrico Rossi, rispondendo a un’interrogazione dei consiglieri della Lega Nord Marina Staccioli, Antonio Gambetta Vianna e Gian Luca Lazzeri con la quale si chiedeva in che modo la Regione intende tutelare il patrimonio informativo, rappresentato dall’emittenza locale toscana, durante la fase di transizione dal sistema di trasmissione analogico a quello digitale terrestre.Nel corso della sua risposta, Rossi ha ricordato che il calendario della transizione al digitale terrestre, più volte modificato dal Governo, è stato di fatto sospeso con il decreto approvato lo scorso 31 marzo e in fase di conversione. Il decreto, con il quale il Governo ha messo in vendita le frequenze 61/69 a favore degli operatori di telefonia mobile, ha rinviato la definizione del calendario al prossimo 30 settembre. Intanto, la Giunta regionale, dopo aver inviato una dettagliata richiesta di informazioni, ha concordato un incontro con gli organi ministeriali di coordinamento tecnico per i primi giorni di maggio per sapere: quando verrà comunicata la data ufficiale dello switch off; se ci saranno date diverse per le diverse aree della Toscana; quante e di che qualità saranno le frequenze disponibili a livello regionale; se sarà possibile introdurre criteri qualitativi nei bandi di assegnazione delle frequenze che saranno gestiti dall’Agcom e dal ministero; quali risorse il ministero intende destinare alla comunicazione dello switch off in sede locale e la conferma delle facilitazioni per l’acquisto di decoder destinate ai cittadini con più di 65 anni con basso reddito. Nel frattempo, ha aggiunto Rossi, la Giunta regionale ha predisposto la costituzione di un tavolo tecnico aperto a tutte le emittenti televisive toscane per definire le questioni da rappresentare al Comitato nazionale Italia digitale; ha adottato procedure semplificate per le autorizzazioni alla conversione tecnica degli impianti dal sistema analogico al digitale terrestre; ha deciso, in collaborazione con il Corecom regionale, il censimento delle aree critiche sotto il profilo della ricezione del segnale analogico/digitale Rai quale concessionaria unica del servizio pubblico generale radiotelevisivo; ha avviato collaborazioni con Rai, Mediaset e altre concessionarie nazionali per coordinare le iniziative di comunicazione rivolte ai cittadini e agli utenti; ha contattato le associazioni professionali di antennisti per definire le strategie più efficaci a tutela dei consumatori; ha avviato incontri con le associazioni del volontariato per organizzare un servizio di aiuto alla popolazione anziana per la risintonizzazione dei canali sul telecomando. Infine, Rossi ha annunciato politiche di supporto alle emittenti televisive locali che svolgano un servizio di utilità alla cittadinanza da finanziare anche con i fondi comunitari sull’industria culturale.Speriamo che le proposte della Giunta diventino fatti concreti, ha detto Marina Staccioli (Lega Nord), così che le emittenti locali possano continuare a svolgere il loro prezioso lavoro di informazione alla cittadinanza e così da evitare che si aprano situazioni di crisi.Collegata alla nostra interrogazione avevamo presentato anche una mozione che chiediamo venga portata alla discussione della Commissione competente, ha dichiarato Gian Luca Lazzeri (Lega Nord). La mozione, ha ricordato, sollecita la definizione di un percorso da seguire che in parte era già stato tracciato con la risoluzione approvata all’unanimità nell’ottobre scorso.Il presidente della commissione Cultura, Nicola Danti (Pd), accogliendo la proposta di Lazzeri ha sottolineato che la Toscana ha perso un certo numero di frequenze, che il Governo ha venduto agli operatori di telefonia mobile, e questo creerà problemi per alcune emittenti televisive locali.Secondo Marco Carraresi (Udc), la richiesta della Lega risulta contraddittoria, perché a livello nazionale compie scelte che mettono in crisi il sistema televisivo locale e in Toscana chiede che ci sia un sostegno per le emittenti televisive. Per questo la mozione va messa in votazione e va respinta.L’aula, in fase di votazione, ha invece accolto la proposta di rinviare la mozione in commissione Cultura. (lm)