Il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato ieri sul suo sito, (tabella corretta) la graduatoria per l’assegnazione delle frequenze alle tv locali per la Toscana, in vista dello switch off che nel territorio regionale inizierà in alcune zone il 4 novembre. Diciotto le frequenze messe a disposizione per il digitale terrestre a fronte di 56 emittenti che avevano presentato domanda. In alcuni casi però era possibile alle tv, “in zone non sovrapponibili, in una stessa regione” di costituire “una intesa” per “l’assegnazione di una frequenza condivisa tra i partecipanti alla stessa”, con una emittente che faceva da “leader”. Così hanno fatto molte piccole tv. Restano comunque fuori graduatoria 19 emittenti, tra le quali anche una di una certa consistenza come l’empolese “Antenna 5”. La graduatoria è stata compilata tenendo conto di alcuni requisiti, tra cui il patrimonio, il numero di dipendenti, la copertura e la “storicità”. Per ognuno dei parametri è stato poi assegnato un punteggio. Nel caso di “intese” vale il punteggio della tv “leader” più una percentuale per ciascuna delle altre associate. Al primo posto figura “Rtv 38” con 75,05 punti, seguita da “Toscana Tv” con “Teleroma 56” con 71,79. Al terzo posto “Telemondo” con “E21 Network” e “Studionord” (68,12 punti). Quindi, “Italia 7” (63,89), “Tvr Teleitalia” (61,05) e il raggruppamento tra “Tvl Pistoia”, “Telesandomenico”, “Tele Iride” e “Telelazio Rete Blu” (57,79). Al settimo posto “8Toscana” (57,79), all’ottavo “Tlc Telecampione” assieme a “Toscana DTT” e “Odeon 24” (56,53), seguita da “Canale 10” e “Lombardia Dtt” (55,69). Dal decimo al tredicesimo posto quattro emittenti regionali: “Rete 37” (54,18), “Tv9” (47,70), “Tvr Voxson” (46,79) e “Granducato Tv” (44,61) Al quattordicesimo posto (con una correzione dal 18° iniziale) l’intesa tra “Tv Prato”, “Telecentro 2”, “Teletruria”, “Canale39 Lucca” e “Canale39 Versilia” (44,29), seguita da “Tivuitalia” (43,76) e dalle intese tra “Canale Italia 83 extra” e “Canale Italia 84” (43,45), tra “50 Canale”, “Sesta rete” e “Grande Italia” (39,90) e tra “La 8”, “Arezzo Tv”, “Umbria Tv”, “Telecamaiore Nuovi orizzonti” e “Canale 6 Tv” (37,25). Restano fuori tre “intese”, quella tra “Antenna 5”, “Antenna 3” e “Linea Uno” (31,67), quella tra “Tnrg Noi Tv”, “Teleidea”, “Radio telediffusione Umbre Aquesio” e “Primocanale” (25,49) e quella tra “Telecentro 1”, “Tele Liguria Sud” e “Retesole” (11,73). Chiudono la graduatoria, con punteggi tra 11,71 e 5,02, altre otto emittenti che “correvano” da sole: “Rete Versilia”, “Teleriviera”, “Valdarno Channel”, “Super 3”, “Teletruria 2 102”, “Telestudio”, “Video 1” e “Tevere Tv”. Possibili anche ricorsi, che potrebbero modificare qualche posizione. Le emittenti escluse possono comunque continuare a trasmettere affittando a prezzi stabiliti dalla legge un canale da un altro operatore. “Una graduatoria che, nel suo complesso, conferma molte delle preoccupazioni che il sindacato dei giornalisti aveva espresso negli scorsi mesi in relazione alle prospettive e agli sviluppi dell’emittenza televisiva locale e in particolare in relazione ai livelli occupazionali dell’intero settore”. Questo è il primo giudizio che l’Associazione Stampa Toscana esprime sulla graduatoria ministeriale per l’assegnazione delle frequenze per il digitale terrestre. Una graduatoria per la quale spicca soprattutto la presenza in alcune delle posizioni più alte di emittenti in cui il punteggio relativo ai dipendenti è scarso o addirittura pari a zero (è il caso del consorzio che si è piazzato al terzo posto, con tre emittenti tutte con il punteggio dipendenti a zero), mentre a finire nella parte più bassa sono state realtà di rilievo per posti di lavoro, professionalità possedute e consistenza delle redazioni giornalistiche.L’Associazione Stampa Toscana ritiene estremamente preoccupante l’assegnazione di frequenze a soggetti extraregionali premiati in base al patrimonio e alla copertura e non in base ai dipendenti e esige di sapere in che modo realtà senza dipendenti e con redazioni inesistenti o ridotte ai minimi termini potranno garantire autoproduzione e informazione legata al territorio. Chiede alle istituzioni toscane di mettere in campo tutte le azioni e gli strumenti a disposizione per salvaguardare il lavoro e la professionalità, giornalistiche e non. Chiama tutta la società toscana a un attento confronto sul futuro della televisione regionale, anche sulla base di un’inchiesta, già affidata a un gruppo di colleghi e colleghe del settore televisivo, sulle proprietà, gli organici redazionali, la regolarità dei contratti delle varie emittenti.Giovedì 27 ottobre il Ministero ha anche pubblicato sul proprio sito (elenco corretto) l’elenco dei canali automatici assegnati alle emittenti, secondo un apposito bando. per quanto riguarda le prime posizioni, quelle più “ambite”, sul telecomando i toscani troveranno al numero 10 “Teletruria” e “Noi Tv”, all’11 “50 canale” e “Canale 3 Toscana” al 12 “Canale 10” al 13 “Telegranducato”, al 14 “Tvl” e “Tv1”, al 15 “Rtv 38”, al 16 “Tv9” al 17 “Italia7”, al 18 “Toscana tv” e al 19 “Rete 37”. Si salta poi ai numeri dal 71 al 74 e quindi dall’85 al 119. Un ultimo blocco ha poi numerazione dal 171 in poi. “Tv Prato 39” e “Telesandomenico” hanno avuto rispettivamente i n. 74 e 85.(testo aggiornato al 29 ottobre 2011)Correzione tabella assegnazione frequenze (7 novembre 2011)