Sostenere le fasce deboli di popolazione e monitorare le criticità in vista dell’imminente passaggio alla tv digitale terrestre: questi i contenuti di un protocollo d’intesa che Regione Toscana sta per siglare con Anci e Uncem. Si è parlato anche di questo, stamani in Palazzo Strozzi Sacrati di Firenze, con un gruppo di sindaci toscani invitati dalla sezione regionale di Anci: ma l’incontro ha analizzato diverse altre questioni, anche tecniche, a pochissimi mesi dallo switch-off (lo spegnimento della tv analogica con il contemporaneo passaggio alla tecnologia digitale) utilizzando la presenza di Eva Spina, dirigente del Mise (Ministero Sviluppo Economico).Lo switch-off toscano (ma anche umbro e anche nelle province di La Spezia e Viterbo) avverrà dal 7 novembre al 2 dicembre prossimi. Originariamente fissata al novembre 2012, la scadenza è stata anticipata di un anno. Nelle tre settimane fra novembre e dicembre, Comune per Comune secondo un calendario che sarà comunicato per tempo, gli apparecchi televisivi nelle abitazioni di tutti i toscani muteranno tecnologia ricettiva: per vedere la tv occorrerà un decoder o un apparecchio già predisposto.Oltre al protocollo con gli enti locali, Regione Toscana favorirà un codice etico per gli antennisti coinvolgendo i sindacati di impresa (cna, Confartigianato) e le associazioni dei consumatori. Previste poi iniziative nelle scuole per formare i ragazzi nel ruolo di facilitatori verso quei genitori e nonni che dovessero trovarsi in difficoltà con gli adempimenti necessari a ritrovare i programmi dopo il passaggio al digitale. La Regione ha inoltre già iniziato incontri operativi con Rai Way (la spa controllata Rai che possiede, gestisce e mantiene gli impianti di diffusione) per mappare le zone toscane in cui il segnale è debole.Dal ministero ha rassicurato Eva Spina non mancheranno campagne di comunicazione (spot tv, banner web, avvisi su carta stampata, brochure distribuite in tutti i centri con più di 50 mila abitanti). Sono già attivi un sito (www.decoder.comunicazioni.it) e un call center (800 022 000) dove reperire ogni tipo di informazioni, comprese le più tecniche.Circa 125 mila toscani, in base a requisiti di reddito, avranno la possibilità di acquistare il decoder a prezzo scontato (50 euro di contributo).Sul versante delle emittenti locali (da notare che in Toscana le frequenze regionali disponibili saranno, sul digitale terrestre, appena 18) entro pochi giorni (termine massimo: 20 luglio) dal Mise arriverà il bando per l’assegnazione delle frequenze. Le emittenti (attualmente una quarantina) dovranno fare domanda e poi, in base ad alcuni criteri già noti, sarà stilata la graduatoria e assegnate le frequenze (l’unico modo per restare visibili per chi non avrà ottenuto la frequenza, sarà diventare fornitore di contenuti).( cs-Mauro Banchini)