Toscana
Difficile viaggiare in treno: le proteste dei pendolari
La storia della Faentina è significativa. Tornata in servizio da pochi anni, dopo circa mezzo secolo di inattività a causa delle distruzioni della guerra, era stata presentata come un toccasana per decongestionare le strade Bolognese e Faentina che dal Mugello portano a Firenze.
Per la rinascita della ferrovia Faentina si erano impegnati in molti, amministrazioni locali, sindacati, migliaia di cittadini che vedevano in essa la possibilità di far uscire tante zone del Mugello dall’isolamento, lasciando finalmente l’automobile a casa. Una possibilità all’inizio frustrata dai convogli che si fermavano alla stazione di Firenze Campo di Marte. Poi con il prolungamento a S. Maria Novella era sembrato che tutto fosse risolto e che il sogno di lasciare l’auto a casa potesse diventare realtà.
L’illusione è durata poco e lo scorso 29 novembre i pendolari della Faentina hanno manifestato a S. Piero a Sieve la loro insoddisfazione, dopo aver sollevato il problema con molte lettere di protesta e segnalazioni, sottoscritte anche dagli amministratori locali, dal presidente della Comunità montana del Mugello, Giuseppe Notaro, al sindaco di Marradi, Graziano Fabbri, dal consigliere provinciale Giovanni Vignoli. Ma la situazione non è migliorata, nonostante le lamentele e la richiesta di un forte intervento della Regione Toscana.
La manifestazione di S. Piero a Sieve è solo l’ultima, in ordine di tempo, delle tante che hanno visto protestare i pendolari della Toscana, da Figline Valdarno alla provincia di Pisa, per tutte un denominatore comune: viaggiare in treno è sempre più difficile. Il quadro regionale è sconfortante con troppe situazioni critiche: se la FirenzeViareggio soffre, le cose non vanno meglio sulla Chiusi-Arezzo-Firenze, sulla FirenzeEmpoliPisa e sul collegamento da Firenze al Mugello via Pontassieve, linee frequentate ogni giorno da decine di migliaia di lavoratori e studenti. Da non dimenticare poi i viaggiatori della Firenze-Empoli-Siena e della LuccaAulla, sottoposti anch’essi a tanti disagi.