Vita Chiesa

DIFESA DELLA VITA: A ROMA DA TUTTO IL MONDO PER IL V CONGRESSO DI PREGHIERA

Pregare per la vita. Riflettere su di essa sulla scorta dell’enciclica Evangelium vitae di Giovanni Paolo II. Mettere al centro la sofferenza post-aborto. Sono alcuni degli ingredienti del V Congresso mondiale di preghiera per la vita che si terrà a Roma da oggi al 10 ottobre con il titolo “… e la luce splende nelle tenebre”. L’appuntamento sarà aperto dal card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, con una riflessione sul tema “Gesù Cristo, autore della vita”. Al congresso parteciperanno numerosi porporati, vescovi e laici. Tra questi ultimi spicca la presenza di Wanda Poltawska, amica di Papa Wojtyla, che domani terrà una relazione sul “Totus tuus. Il motto apostolico di Giovanni Paolo II, apostolo della vita”. Poltawska sarà protagonista di altri due momenti nella giornata di venerdì, dedicata al convegno su “Aborto e guarigione”, organizzato insieme alla Federazione internazionale delle Associazioni dei medici cattolici. Nel primo pomeriggio parteciperà nelle Grotte vaticane a un momento di preghiera sulla tomba del servo di Dio Giovanni Paolo II, insieme all’arcivescovo Zygmunt Zimovski, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale della Salute (relatore in mattinata sulla “Salvifici doloris”). Poi la psichiatra di Cracovia parteciperà a una riunione di esperti sulla sindrome post-abortiva. Un altro momento significativo si terrà venerdì. Alle 15 il card. Angelo Comastri presiederà nella basilica di San Pietro una Messa espiatoria, durante la quale i rappresentanti delle varie nazioni deporranno simbolicamente ai piedi della Croce le colpe e i debiti dei rispettivi Paesi in materia di aborto, ricerca scientifica sugli embrioni, eutanasia. Le Messe quotidiane saranno il leit motiv della sei giorni. Giovedì 7, nel pomeriggio, a celebrare sarà il card. Antonio Canizares Lovera, prefetto della Congregazione per il culto divino, che prima parlerà di “Adorazione e impegno pro-vita”. Sabato 9 a Santa Maria Maggiore sarà la volta dell’arcivescovo Raymond Burke, prefetto del Tribunale della Segnatura apostolica. Parlerà di “Ortodossia cattolica come bastione e antidoto alla cultura della morte”, presiederà l’Eucaristia, infine consegnerà il premio “Cardinale Von Galen” a mons. Philip J. Reilly, fondatore degli Helpers of God’s Precious Infants, una delle numerose associazioni pro-life che organizzano l’evento (Human Life International-Austria, Preghiera mondiale per la vita, Apostolato mondiale di Fatima, Centro La Salette, Azione medica europea, Fondazione internazionale “Sì alla vita”). A chiudere l’appuntamento, domenica 10, la Messa celebrata dal vescovo Jean Laffitte, segretario del Pontificio Consiglio per la famiglia.Sir