Lettere in redazione
«Dico», ma ogni unione è davvero famiglia?
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Con la legge del Dico lei e la Pollastrini, hanno dato riconoscimento a delle situazioni anomale, irregolari: per certe hanno eliminato la linea del non ritorno, e per altre hanno trovato il modo di renderle stabili, dando sfogo e conforto a relazioni affettive disordinate e creando confusione sul matrimonio.
In un contesto dove, ormai, non è neppure più chiaro cosa sia la «normalità» e cosa possa essere la «trasgressione» e in cosa la «diversità» si distingua dalla «tradizione», chi e perché sceglie le emergenze o le priorità nel dibattito politico? Quale dose di abile manipolazione, anche attraverso un uso spregiudicato dei media, c’è in tutto questo?