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«DICO», CARD. ANTONELLI: «LEGGE INUTILE E DANNOSA»

Dal triste caso fiorentino del bambino morto dopo l’aborto terapeutico alle questioni nazionali il passo è stato breve e il cardinale Ennio Antonelli ha dovuto così rispondere, nel corso di una conferenza stampa in Arcivescovado a Firenze, alle domande dei giornalisti su altri temi d’attualità, a partire dal disegno di legge sulle coppie di fatto, i famigerati «Dico».

«Questa legge – ha detto l’arcivescovo di Firenze – non è una priorità. La vera priorità è il sostegno alla famiglia stabile. Di questa legge non si vede nemmeno l’utilità perché i benefici che ne verrebbero per i conviventi sono tutti assicurabili per altra via. Basta il Codice civile». A questo proposito Antonelli ha ricordato che i contratti di locazione possono essere fatti a due nomi, che ad assistere i malati negli ospedali non ci sono preclusioni, che chiunque può fare testamento a favore di chi vuole fatte salve le parti destinate agli eventuali figli, che forme di reversibilità della pensione già esistono…. Ma il vero problema è che «la legge è dannosa perché ha un carattere educativo. Si riconoscono coppie che possono sciogliersi senza un controllo esterno, si pretendono i diritti dei coniugi senza averne i doveri. Così facendo si deresponsabilizzano soprattutto i giovani». Da qui l’avvertimento: «Stiamo attenti – dice Antonelli – a non fare la società degli individui, che poi è anche la società delle solitudini nella quale a rimetterci sono i più deboli, a partire dai bambini».

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