Vita Chiesa

DIALOGO INTERRELIGIOSO: MESSAGGIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER FINE RAMADAN

 “Nel mondo tormentato in cui viviamo, diventa sempre più urgente l’educazione dei giovani alla pace”. L’invito ad “educare i giovani cristiani e musulmani alla giustizia e alla pace” è contenuto nel Messaggio per la fine del Ramadan del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, reso noto oggi. “Per impegnarvisi in modo adeguato, si deve comprendere la vera natura della pace che non si limita all’assenza della guerra, né all’equilibrio delle forze contrapposte – si legge nel messaggio, firmato dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio e dal segretario l’arcivescovo Pier Luigi Celata -, ma è insieme dono di Dio e opera umana, da costruire incessantemente. Essa è frutto della giustizia ed un effetto della carità. È importante che i credenti siano sempre attivi in seno alle comunità di cui sono membri: praticando la compassione, la solidarietà, la collaborazione e la fraternità, essi possono contribuire efficacemente a raccogliere le grandi sfide dell’ora presente: crescita armoniosa, sviluppo integrale, prevenzione e risoluzione dei conflitti”. 

“Se il compito dell’educazione è affidato alla società intera – precisa il messaggio -, esso è anzitutto, e in modo particolare, opera dei genitori e, con loro, delle famiglie, delle scuole e delle università, senza dimenticare i responsabili della vita religiosa, culturale, sociale, economica e del mondo della comunicazione”: “Si tratta di un’impresa bella e insieme difficile: aiutare i fanciulli e i giovani a scoprire e sviluppare le risorse che il Creatore ha affidato loro e a stabilire relazioni umane responsabili”. Il dicastero vaticano incoraggia “i giovani musulmani e cristiani che vorranno leggere questo messaggio, a coltivare sempre la verità e la libertà, per essere autentici araldi di giustizia e di pace e costruttori di una cultura rispettosa dei diritti e della dignità di ogni cittadino”. Li invita perciò “ad avere la pazienza e la tenacia necessarie per realizzare questi ideali, senza mai ricorrere a compromessi ambigui, scorciatoie ingannevoli o mezzi poco rispettosi della persona umana. Soltanto uomini e donne sinceramente convinti di queste esigenze potranno costruire delle società in cui la giustizia e la pace diventeranno realtà”. La celebrazione di ‘Id al-Fitr, che conclude il mese del Ramadan, è da tempo una occasione per presentare ai musulmani gli auguri del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. (Sir)