Vita Chiesa

DIALOGO INTERRELIGIOSO: DICHIARAZIONE RABBINI E SANTA SEDE PER DIFESA GERUSALEMME E LUOGHI SACRI

“Gerusalemme ha un carattere sacro per tutti i figli di Abramo”, e le “autorità” devono “rispettare tale carattere e prevenire azioni che offendano la sensibilità delle comunità religiose che risiedono a Gerusalemme e l’hanno a cuore”. E’ uno dei punti salienti della dichiarazione congiunta delle delegazioni del Gran Rabbinato d’Israele e della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, sottoscritta al termine di un incontro svoltosi a Grottaferrata (Roma) dal 17 al 19 ottobre.

Nella dichiarazione congiunta, diffusa oggi dalla sala stampa vaticana, si citano i “cambiamenti” che hanno avuto luogo “nelle relazioni tra cattolici ed ebrei”, e alla luce dell'”impegno comune per una visione condivisa di una società giusta ed etica” si dichiara: “Non siamo nemici, ma partner nell’articolare i valori morali essenziali per la sopravvivenza e il benessere della comunità umana”. Citando, poi, il “carattere sacro” di Gerusalemme, oltre all’appello ricordato sopra si invitano le “autorità religiose” a “protestare pubblicamente, quando vengono commesse azioni di mancanza di rispetto verso persone, simboli e luoghi sacri”, come ad esempio nei casi di “profanazione dei cimiteri” e in occasione del “recente attacco al patriarcato armeno di Gerusalemme”.

“Educare le proprie comunità a comportarsi con rispetto e dignità verso le persone e il loro attaccamento alla propria fede”: questa l’esortazione finale della dichiarazione congiunta, firmata tra gli altri per la delegazione ebraica dal Rabbino David Rosen, direttore internazionale per gli affari interreligiosi, e per la delegazione cattolica da mons. Pietro Sambi, nunzio apostolico a Gerusalemme e in Palestina. Sir