“Un giorno per ricordare che non solo siamo amici e fratelli, ma anche per rendere visibile questo rapporto che è profondo sincero e perdurante. Tanto più nello scenario politico e religioso attuale.” Con queste parole mons. Rino Fisichella, Presidente della Commissione diocesana di Roma per l’ecumenismo e il dialogo, ha aperto l’incontro per la 15° giornata dedicata al dialogo ebraico-cristiano dal titolo “Serviranno il Signore appoggiandosi spalla a spalla ebrei e cristiani chiamati a testimoniare l’unico Dio” che si è tenuta nella serata di ieri, giovedì 15 gennaio, presso l’Università Lateranense. “Il dialogo acquista valore solo quando si impara a capire a cosa serve e come deve essere impostato” ha ricordato a questo proposito il Rabbino capo della comunità ebraica di Roma Riccardo Di Segni: “Ogni segno di disprezzo nei nostri confronti oggi è stato ormai eliminato dalla prospettiva cristiana e siamo entrati in un’epoca nuova, di vero rispetto. Ma oltre il rispetto c’è la teologia. Può quest’ultima essere cambiata? E come? Non vi è dubbio che entro certi limiti da parte cristiana si sia arrivati ad un riconoscimento del valore connesso alla tradizione esegetica ebraica. Ciò deriva da un rapporto esclusivo che lega le due religioni, ma anche da un’asimmetria che vede il cristianesimo più aperto alle acquisizioni dell’altra parte. Onestamente non so dire in che misura possa essere possibile il contrario ma certamente all’ebraismo spetta la difficile sfida di muoversi con maggiore forza su questa linea”. Sir