Centocinquanta persone di tutte le età, guidati da Andrea Taffi organizzatore dei mondiali di ci clismo 2013 a Firenze, con la squadra GS Ciclisti Grassina, oltre ad un gruppo di ciclomelliti arrivato per l’occasione da Arezzo, sono partiti questa mattina dall’ospedale Meyer e hanno raggiunto le Cascine. Ad organizzare la bicilettata dal suggestivo titolo Tutti in movimento per ritrovare l’isola (dove il riferimento è all’isola pancreatica che, nei diabetici, non c’è) l’Associazione toscana bambini e giovani con diabete, in occasione dell’annuale festa, organizzata in collaborazione con il centro regionale per il diabete dell’età evolutiva dell’azienda Meyer.Ad attenderli al piazzale del Re, nel parco delle Cascine punto di arrivo della corsa, l’assessore per il diritto alla salute Daniela Scaramuccia che, nel suo saluto, ha sottolineato con forza l’importanza dell’iniziativa.Con l’aiuto dello sport e del divertimento si punta a sensibilizzare e coinvolgere non soltanto i malati e le loro famiglie, ma l’intera popolazione su una malattia cronica, che è di gran lunga la più frequente in età pediatrica. Con il diabete è possibile convivere bene, ma è necessario, per questo, che la diagnosi sia la più precoce possibile e venga seguita, oltre che dalle indispensabili terapie,dall’adozione di stili di vita corretti per prevenire complicazioni. Il titolo della manifestazione di oggi contiene già due indicazioni preziose in questo senso, accennando ad uno stile di vita all’insegna del movimento e dello sport, nonché della socializzazione, che sono fattori essenziali per raggiungere il benessere. Il successo di questa giornata e in generale il grande attivismo dell’associazione delle famiglie ci confermano che la strada seguita dalla Regione per la promozione della salute attraverso stili di vita adeguati, è stata recepita ed è quella giusta. Un ringraziamento speciale a tutti gli organizzatori e alla Cooperativa Ulisse che ha fornito le bicicletteL’incidenza del diabete nei bambini è in aumento. Ogni anno in Toscana si registrano 80-85 nuovi casi e purtroppo, molto spesso, si verifica un forte ritardo nella diagnosi. E’ anche per abbattere questo ostacolo, che rende più difficile attuare terapie efficaci per contrastare l’evoluzione della malattia, che è indispensabile sensibilizzare la popolazione in generale su questo problema. Il Centro regionale per il diabete dell’età evolutiva, all’ospedale pediatrico Meyer, segue circa 750 ragazzi, di cui circa 200 in cura con presidi terapeutici di ultima generazione. (cs-Barbara Cremoncini)