Italia
Decreto sicurezza, ecco cosa prevede
Con 157 voti a favore, 124 contrari e 3 astenuti giovedì scorso (2 c.m.) l’Assemblea del Senato ha approvato definitivamente il progetto governativo (n. 733-B) recante Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, sul quale il Governo aveva posto la questione di fiducia.
I voti di fiducia sono stati tre, uno per ciascun articolo. Successivamente, si è svolta la votazione finale sull’intero provvedimento.
La discussione sulla questione di fiducia si è incentrata sul merito delle misure contenute nel testo. Dal versante dei senatori appartenenti alle forze politiche di maggioranza, è stata sottolineata la rilevanza di un provvedimento che fornisce risposte concrete alla crescente domanda di sicurezza e che testimonia la sintonia che il Governo e lo schieramento di centrodestra sono riusciti ad instaurare con i cittadini.
Particolarmente critico il giudizio dell’opposizione nei confronti delle norme che ostacolano l’iscrizione a scuola dei minori extracomunitari e dei matrimoni tra immigrati e di quelle che innalzano da due a sei mesi il termine massimo del trattenimento dello straniero nei centri per l’identificazione e l’espulsione.
Diverse le considerazioni contrarie alla costituzione delle cosiddette ronde, di cui sono stati evidenziati i rischi per la tenuta della democrazia.
Sin dalla sua presentazione, comunque, il provvedimento è stato oggetto di un acceso dibattito in quanto è stata contestata la compatibilità di alcune misure con i precetti costituzionali e i principi di civiltà giuridica cui si conforma l’ordinamento giuridico.
Nel corso dell’iter parlamentare il testo ha subito alcune modifiche. In particolare, è stato soppresso il passaggio che eliminava il divieto di segnalazione degli immigrati irregolari che si rivolgono presso le strutture sanitarie pubbliche da parte dei medici, mentre è stato reintrodotto il prolungamento da due a sei mesi del tempo di permanenza massima nei Centri d’espulsione (CIE, Centro per l’identificazione e l’espulsione).