Il decreto anticrisi’ rischia di mettere in seria crisi il volontariato per l’effetto paradossale di un disposto normativo che, se non modificato, priverà dei benefici fiscali riconosciuti alle onlus gran parte delle associazioni di volontariato, in particolare quelle più strutturate. Lo dichiara la Confederazione nazionale delle Misericordie, che riunisce oggi oltre 700 confraternite alle quali aderiscono circa 670.000 iscritti, con riferimento al decreto legge anticrisi che nega la qualifica di onlus a quelle associazioni di volontariato che svolgano attività commerciali fuori dal concetto di marginalità. A mettere in difficoltà le associazioni, prosegue la nota delle Misericordie, non sono tanto i limiti quantitativi’ dettati da tale concetto di marginalità (ovvero il fatto che i proventi delle attività definite commerciali dalla legge siano minoritarie rispetto alle altre, il che avviene in ogni vera associazione di volontariato), quanto il divieto all’utilizzo di mezzi organizzati professionalmente’, che sono ormai indispensabili anche per svolgere attività di volontariato. Siamo quindi di fronte ad una norma oramai obsoleta conclude la nota – che pone ostacoli e che mette fuori gioco tutte le associazioni più grandi.Sir