Lunedì 7 agosto, in occasione della solennità di San Donato, patrono principale della diocesi, la celebrazione eucaristica sarà accompagnata dal nuovo organo, chiesto con insistenza negli ultimi anni dal Vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti, perché finalmente anche la Cattedrale potesse disporre di uno strumento capace di restituire dignità ed efficienza alla musica liturgica.Il nuovo organo è a sistema meccanico per la trasmissione delle note ed è stato costruito secondo la tecnica degli organi antichi. Conta 1720 canne e 26 registri. E’ stato ideato e realizzato dalla ditta «Pinchi» di Foligno seguendo un progetto che, nel rispetto dei principi della meccanica tradizionale, si avvicina nella forma estetica alle sensibilità del nostro tempo. Al primo impatto lo strumento può sembrare di non facile lettura e comprensione, ma dopo un’attenta osservazione si può rilevare un insieme di simboli che aiutano a comprendere in modo pieno la sua funzione e l’armonizzazione delle sue parti.Lo strumento è stato anche arricchito di un’opera d’arte, «l’albero della vita», una fusione in bronzo eseguita in forme moderne che, in un connubio armonico, si inserisce e fa un tutt’uno con l’organo stesso. La collocazione, suggerita dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, è stata individuata al centro della quarta campata della navata destra del duomo, di fronte al grande organo Vasariano. La contrapposizione visiva tra l’antico e il nuovo organo costituisce un riferimento comparativo e storico di immediata percezione. Se la collocazione indicata dalla Soprintendenza potrà bene conciliarsi con un’agevole disposizione del coro, potrebbe essere individuata una felice soluzione che assicura un servizio liturgico finalmente degno della nostra Cattedrale. La Commissione diocesana di arte sacra si è incontrata più volte, confrontandosi sul progetto iniziale e sulle successive rielaborazioni fino alla stesura finale, in collaborazione dell’Ufficio diocesano della Liturgia e della Musica Sacra e con il sostegno del Capitolo della Cattedrale oltre che con la Soprintendenza, ascoltando anche pareri e suggerimenti di esperti e appassionati della musica sacra e del suo strumento privilegiato qual è l’organo. E’ stata preziosa la disponibilità del maestro Giordano Giustarini nell’accompagnare tutto l’iter dell’iniziativa; utilissima la sua competenza soprattutto per la disposizione fonica.Per la solennità di San Donato, ascoltando i canti della S.Messa accompagnata dalle note di un vero organo, proveremo una grande emozione e siamo certi che anche lo strumento sarà capace di suscitare una sensibilità ed un impegno nuovo per il canto liturgico. Va ringraziata infine la generosità di Banca Etruria e in particolare il suo presidente, se la Cattedrale ha potuto finalmente arricchirsi di questo prezioso strumento.