Italia
De Palo: “L’Europa investa su natalità”
Dopo le parole del card. Zuppi, la riflessione del presidente della Fondazione della natalità
L’Europa sembra aver perso la speranza: oltre a essere un Vecchio Continente da un punto di vista storico, è un Vecchio Continente anche dal punto di vista della capacità di esserci”. Lo afferma Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e ideatore del progetto “Immischiati” sulla Dottrina sociale della Chiesa in una intervista all’agenzia Sir.
“L’Europa – afferma – si è accartocciata su se stessa, perché se è una questione solo economica ci saranno Paesi che ci mangeranno in testa sempre, ci saranno Paesi emergenti che ci daranno filo da torcere e che hanno più risorse ed energia di noi. Allora, ribadisco, queste radici giudaico-cristiane, elleniche ci aggiungo, hanno senso? Pensiamo siano il modo migliore di vivere la vita? Oppure accettiamo la logica del dente per dente, dell’homo homini lupus? Oggi è in atto un grande sconvolgimento del mondo e sembra che l’Europa stia dicendo: abbiamo dato, avanti il prossimo. Il problema è che il prossimo non ha questa visione antropologica, con il prossimo magari i diritti dei bambini e delle donne e la persona non saranno al centro della politica, il concetto di bene comune cambierà e toccherà altre tematiche, la solidarietà sarà intesa diversamente da noi… Per questo dico che bisogna fare una riflessione su se stessi, vedere quali sono le nostre radici, capire se vogliamo esserci: io credo di sì perché abbiamo tanto da dare e da dire in questo tempo complesso, abbiamo ancora la capacità di fare da mediatori tra la Russia, gli Stati Uniti, tra il mondo islamico e altri mondi, chi lo fa se non l’Europa?Per questo è importante l’aspetto demografico perché è la cartina di tornasole del fatto che abbiamo scelto di continuare”