Cultura & Società
DE ANDRE’ «EVANGELISTA ANARCHICO»? SE NE DISCUTE A FIRENZE NEL 25° ANNIVERSARIO DEL CONCERTO CON PFM
De André, un “evangelista” anarchico? Se ne parlerà mercoledì 14 gennaio, alle 17, nel ridotto del Teatro Saschall, nell’ambito delle manifestazioni fiorentine «Coda di Lupo» in memoria del 25° anniversario dello storico concerto De André-Pfm. L’occasione è data dalla presentazione del volume di Paolo Ghezzi, IL VANGELO SECONDO DE ANDRE’ – Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria(Editrice Ancora Milano, novembre 2003, 176 pp., 12 euro). Introdurrà l’incontro il giornalista de «Il Tirreno», Mario LancisiPaolo Ghezzi, Cesare G. Romana, critico musicale del “Giornale” e biografo di De André, Tonio Dell’Olio, coordinatore nazionale di Pax Christi, Marco Vannini, docente a Firenze, filosofo e saggista.
«Il Vangelo secondo De André» di Paolo Ghezzi giornalista, 46 anni, direttore del quotidiano di Trento «l’Adige» non è l’ennesima biografia del cantautore scomparso 5 anni fa, ma un’indagine di confine, alla ricerca della dimensione evangelica nei testi della più grande voce della canzone d’autore italiana, Fabrizio De André. Non solo nella «Buona Novella», ma in molti altri dei suoi lavori, Fabrizio De André ha setacciato come un esploratore anarchico le tracce di Dio e di quello che ha definito «il più grande rivoluzionario di tutti i tempi», Gesù. Anticlericale e libero pensatore, De André – secondo Ghezzi – non può essere definito un «ateo», come troppo spesso e semplicisticamente è stato liquidato. Non solo perché nelle sue 128 canzoni, i nomi di Dio e Gesù ricorrono ben 88 volte, ma anche perché la sua scelta esistenzial-artistica di cantare gli emarginati, gli irregolari, le prostitute, lo pongono spesso in sintonia e in risonanza con i vangeli, ne fanno una sorta di evangelista apocrifo, come quelli che lesse e cantò nell’indimenticabile album del 1970. Ecco perché per sottotitolo del libro è stato scelto un verso dalla «Smisurata preghiera» di «Anime Salve»: «Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria».