Italia
Ddl Zan, probabile rinvio a settembre. I principali nodi da sciogliere
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I principali nodi da sciogliere sono sempre quelli degli articoli 1, 4 e 7, tra controverse definizioni di principio e delicati profili di rispetto dei diritti costituzionali di libertà di espressione e di educazione. Il Pd, che non ha depositato emendamenti e come M5S e Leu ha finora giudicato intoccabile il testo uscito da Montecitorio, ha presentato un ordine del giorno in cui propone un’interpretazione del ddl meno indigesta per i dubbiosi del proprio schieramento. Il documento dovrebbe essere votato prima dell’esame degli articoli.
Da parte sua, il Centro-destra potrebbe sottoporre all’Aula la decisione di non passare all’esame degli articoli al termine della discussione generale. E su questo passaggio – potenzialmente esiziale per le sorti del provvedimento – potrebbe essere chiesto il voto segreto, con l’incognita dei numeri nel segreto dell’urna. Schermaglie procedurali che non toccano la sostanza dei problemi in campo.