Italia
Ddl omofobia: Mcl, famiglia tradizionale vero soggetto discriminato
“Se davvero proporre come modello la famiglia così come tradizionalmente intesa e sul quale si è costruita la civiltà occidentale (cioè quella composta da uomo e donna in una unione naturalmente aperta alla vita) diventasse reato d’opinione in quanto ‘discriminatorio’ rispetto ad altre tipologie di unione e di persone, dunque passibile di arresto fino a sei mesi – osserva Costalli -, davvero saremmo al capolinea di una società indirizzata, come su un piano inclinato, verso la sua stessa fine”.
Questo, secondo il presidente del Mcl, “è il rischio concreto cui si andrebbe incontro se venisse approvato, così come attualmente articolato, il ddl Scalfarotto (Pd) e Leone (Pdl), la cui votazione è stata rinviata a settembre dopo le pressioni tipiche di una lobby potente per arrivare ad una approvazione immediata, andando ad ingolfare le Camere impegnate in provvedimenti decisivi per il futuro del Paese come il decreto lavoro e il decreto ‘del fare’”.
“E non è vero che si tratterebbe semplicemente di norme da codice penale: è una questione che invade con prepotenza la dimensione etica”, prosegue Costalli precisando che il Mcl “è assolutamente contro qualsiasi atto discriminatorio che riguardi ogni persona”. “Ben altra cosa – per il presidente del Movimento – è invece ciò che si vorrebbe fare: agevolare e porre le basi (e questo provvedimento lo farebbe subdolamente) per l’equiparazione di ‘unioni’ di vario genere con la famiglia tradizionale, che è il vero soggetto discriminato, il baluardo più forte ma abbandonato alla crisi economica e del lavoro, andando a peggiorare situazioni che incidono sulla carne viva delle persone ed in particolare delle famiglie con figli”. Di qui l’auspicio che la famiglia “venga rimessa al centro delle politiche sociali del nostro Paese”, e l’appello “a tutte le forze sociali e politiche presenti in Parlamento affinché il mese che ci separa dall’eventuale approvazione del ddl sia fruttuoso e serva ad evitare i pericoli cui altrimenti andremmo incontro”.