Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Dario, «ambasciatore» della diocesi in Africa.

Sono tanti i progetti di sviluppo e promozione umana che la Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro porta avanti in tutto il Sud del mondo. Albania, Argentina, Repubblica Democratica del Congo, Nigeria, Senegal, Tanzania, sono solo alcuni esempi dove l’impegno va avanti oramai da anni.Così, Dario Burzi, il giovane operatore della Caritas diocesana è partito alla volta della Tanzania per monitorare i tanti progetti portati avanti assieme ai padri cappuccini Toscani. Caratterizzati per una forte attenzione ai processi educativi e formativi in vista di uno sviluppo endogeno, i progetti messi in atto in Tanzania, hanno permesso la costruzione ed il funzionamento di un ostello per giovani donne, di un laboratorio informatico e di una falegnameria.Questa volta con lui c’erano anche dei «colleghi» della Caritas di Crema che avevano intenzione di apprendere l’arte sviluppata all’interno della nostra diocesi e di dar vita ad un progetto economicamente importante. Così nell’incontro svoltosi con il cardinale di Dar Es Salaam e la comunità ecclesiale della diocesi di Pugu, è stata decisa la messa in opera di una scuola professionale, l’ampliamento della chiesa, e la costruzione di un nuovo pozzo che sarà a carico della Caritas di Arezzo.Da sottolineare anche la partnership con l’Università di Siena. Grazie alla collaborazione con la professoressa Federica Guazzini che insegna storia dell’Africa Sub-Sahariana, una giovane ricercatrice ha effettuato studi sui farmaci di base come quelli contro la malaria, il tifo, l’Aids, all’interno del dispensario dei padri cappuccini e all’interno di istituti nazionali.