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DARFUR: COLLOQUI DI ABUJA, GOVERNO SUDAN E RIBELLI FIRMANO PROTOCOLLO SU QUESTIONI UMANITARIE

Il governo del Sudan e i ribelli attivi in Darfur hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il “miglioramento della situazione umanitaria” nella regione occidentale sudanese teatro da oltre un anno e mezzo di scontri e violenze che hanno causato quella che l’Onu definisce “la più grave crisi umanitaria del Pianeta”. Lo si apprende da un comunicato dell’Unione Africana giunto alla MISNA stamani e nel quale si precisa che, in base al protocollo, le “Parti si impegnano a garantire un accesso senza impedimenti e restrizioni a tutti gli operatori umanitari, assistendoli nel raggiungere le persone che necessitano di aiuto in tutto il Darfur. Per questo le Parti si sono impegnate a permettere all’Onu e alle altre organizzazioni umanitarie, incluse le organizzazioni non governative (ong), di spostarsi senza alcuna restrizione o scorta attraverso percorsi proposti dalle Nazioni Unite”. Il documento, che ha raccolto la soddisfazione del presidente della Comissione dell’Ua (principale mediatore dei colloqui di pace aperti otto giorni fa ad Abuja in Nigeria) Alpha Oumar Konare, è stato sottoscritto dal governo e da entrambi i movimenti combattenti del Darfur: Esercito/Movimento per la liberazione del Sudan (Sla/m) e Movimento per la giustizia e l’uguaglianza (Jem). “Riguardo alla protezione dei civili – prosegue la nota – le Parti si impegnano a mantenere il carattere civile dei campi per sfollati, proteggendo di conseguenza i diritti dei rifugiati e la loro volontà di rientrare nelle rispettive aree di origine”. Il documento sottolinea inoltre che oggi governo e ribelli affronteranno i temi di sicurezza e che ieri entrambe le parti hanno chiesto all’Ua di “prendere le misure necessarie per rafforzare la missione di osservazione” inviata in Darfur. Misna