Toscana

DALLE FAMIGLIE UN’ALTERNATIVA AL CONSUMISMO: IN AGOSTO A MARINA DI MASSA INCONTRO NAZIONALE DI «BILANCI DI GIUSTIZIA»

Sono convinti che il nostro modo di consumare sia incompatibile con il futuro del pianeta; pensano che ciascuno possa fare qualcosa di concreto per costruire un modo di consumare “diverso, equo, sostenibile”; hanno trovato un mezzo che consente di “liberarsi dalla dorata schiavitù del consumismo” vivendo “meglio con meno”; cercano di diventare consumatori “con il portafoglio dalla parte del manico” per quella che chiamano “la riconversione etica del commercio e dell’economia”; hanno un metodo che anche attraverso la compilazione di una scheda periodica mira a rivedere le spese familiari spostandole dal consumismo a criteri etici; sono un migliaio di famiglie in Italia, riunite in 42 gruppi, e si ritroveranno a Marina di Massa dal 24 al 27 agosto per il loro incontro nazionale.

Sono gli aderenti all’associazione Bilanci di Giustizia (www.bilancidigiustizia.it) costituita nel 1993 dopo un convegno dei “Beati costruttori di pace” e il loro incontro annuale (“Bilanci di giustizia, bilanci di saggezza”) è stato presentato questa mattina a Firenze, nella sede della Regione Toscana, da don Gianni Fazzini e dall’assessore alla Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli Massimo Toschi. Per quest’ultimo “la questione degli stili di vita domanda una nuova cultura e interroga una politica che molto spesso sembra eludere il problema. I veri certificatori dei nostri bilanci non solo le società specializzate ma i piccoli del mondo: se li certificano ci sarà la pace, altrimenti la guerra. E la politica deve trovare più coraggio, anche per tagliare i suoi sprechi”.

Ha preso parte anche Cristina Bevilacqua, assessore agli “stili di vita” del Comune di Firenze secondo cui le istituzioni pubbliche hanno “un grande ruolo a sostegno di questo tipo di percorsi”. Don Fazzini, direttore dell’ufficio “stili di vita” del Patriarcato di Venezia e coordinatore nazionale dell’associazione, nell’illustrare il programma ha ricordato che “oggi l’economia si è identificata con la realtà; non c’è altro all’infuori di essa. Solo che noi leggiamo la realtà all’interno di questo mito e solo gli estranei, quelli che appartengono a un diverso orizzonte culturale, sono in grado di scoprire il mito da cui siamo avvolti.

L’incontro nazionale si propone di ascoltare alcune voci che su Raimon Panikkar, teologo figlio di padre indiano e madre spagnola, in modo da dare robustezza al superamento della sindrome TINA; sindrome – conclude don Fazzini – che significa there is no alternative e che le famiglie dei bilanci hanno già sperimentato come superabile”.

Saranno un sacerdote, Achille Rossi, e un filosofo, Fulvio Manara, a raccontare il pensiero di Panikkar. L’incontro sarà centrato su lavori di gruppo e laboratori pratici: in uno sarà presentato “friggimobile”, autoveicolo con motore diesel alimentato a olio vegetale puro. Nell’abc del “bilancista” anche un pacchetto di “consigli per acquisti spostati”, cioè scelti in base a criteri etici e sostenibili. Qualche esempio: negli alimentari ridurre consumi di carne o vegetali fuori stagione, puntare su prodotti locali o equo-solidali, partecipare a gruppi di acquisto solidale, autoprodurre pane e conserve; negli abbigliamenti acquistare abiti semplici e confezionati con fibre naturali, riadattare e scambiare abiti usati; nella casa usare lampade fluorescenti piuttosto che ad incandescenza, installare pannelli fotovoltaici, recuperare acqua piovana, utilizzare detergenti ecologici; nei trasporti dare la prevalenza, per portare più bambini a scuola, a un’auto comune; nella salute limitare il consumo di farmaci da banco. (cs-mb)