Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Dalla Verna alle Celle di Cortona, l’omaggio a Francesco d’Assisi.

Il 4 ottobre è il giorno in cui la Chiesa fa memoria di San Francesco d’Assisi. Un santo che ha attraversato, lasciando un segno profondo, il territorio della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Oggi si possono vedere in maniera nitida i frutti di questo transito: su tutti il santuario de La Verna, dove Francesco ricevette le stimmate «Nel crudo sasso intra Tevere ed Arno», come narrò poi anche Dante nell’XI canto del Paradiso della Divina Commedia, ancora oggi migliaia di pellegrini arrivano ogni anno per seguire le sue orme. Sono numerosi i luoghi che ci parlano del «poverello d’Assisi» e che si trovano proprio nelle terre che ci circondano: dall’eremo di Montecasale, sopra Sansepolcro, alle Celle di Cortona, dove Francesco dettò il suo «testamento» in cui spiegava che la vera svolta verso una piena conversione era arrivata incontrando gli ultimi, i lebbrosi, quando «ciò che mi sembrava amaro, mi fu cambiato in dolcezza d’anima e di corpo». Tanti i fedeli che anche quest’anno seguiranno le tracce di San Francesco in occasione della sua festa, in tutti i luoghi di spiritualità francescana di cui la terra aretina, biturgense e cortonese è ricca, seconda soltanto alla vicina Umbria. Sabato 4 ottobre a La Verna, la giornata sarà una grande festa nel nome del santo di Assisi: si inizia alle 7 con l’ufficio delle letture, alle 7.30 le Lodi, alle 8, 10, 11 la S.Messa (quest’ultima celebrata dal vescovo monsignor Gualtiero Bassetti). Nel pomeriggio, alle 15, processione sino alla cappella delle stimmate e S.Messa alle 16.30, 18 e Vespri alle 19. Grande festa anche nella chiesa monumentale di San Francesco a Cortona. La festa francescana, infatti, avrà quest’anno un sapore del tutto particolare: il 4 ottobre, durante la S.Messa delle ore 11, sarà inaugurata la teca che custodisce le preziose reliquie di San Francesco: il saio, il cuscino dove il santo morente posò il capo, l’evangelistario. Negli ultimi mesi le reliquie sono state oggetto di un’accurata indagine scientifica per accertarne l’autenticità. Le analisi, effettuate dalla soprintendenza di Arezzo in collaborazione con il laboratorio di tecniche nucleari di Firenze e l’università degli studi di Siena, hanno permesso di stabilire che le tre importanti reliquie sono compatibili con il periodo in cui visse il poverello di Assisi. Riconosciuta l’autenticità, si è pensato alla loro ottimale conservazione. In questo senso è stata costruita una grande teca, dotata di un sistema di stabilizzazione del microclima interno e di controllo dell’umidità che permettono di creare le condizioni migliori per la conservazione. La teca è stata collocata nella cappella absidale della chiesa e permetterà l’esposizione ai fedeli. Alle 17.30, sempre nella chiesa progettata e costruita dal cortonese frate Elia, successore di San Francesco alla guida dell’Ordine, è in programma la recita della corona francescana e alle 18 la S.Messa solenne, con la preghiera della pace e la distribuzione dei ramoscelli di ulivo. All’eremo di Montecasale, invece, le S.Messe saranno celebrate alle ore 7.15, 11.30 e 18. Tornando, infine, a Cortona sempre sabato 4 ottobre, nel santuario delle Celle, sarà celebrata la S.Messa solenne dal padre guardiano del santuario, Pietro Vivoli. Nell’occasione sarà annunciato il nuovo inizio della scuola di preghiera del santuario francescano che prenderà avvio l’8 novembre e terminerà nell’aprile del prossimo anno, sul tema «Paolo maestro di preghiera e di fede». di Lorenzo Canali