Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Dalla Valtiberina alla Terra Santa

Sono stato per sei giorni in Terrasanta con un pellegrinaggio assieme agli ammalati. Due giorni siamo stati a Nazaret dedicando un giorno alla visita di alcuni luoghi intorno al lago di Tiberiade. In questo luogo affascinante uno dei paesaggi più belli è quello che si gode dal monte delle Beatitudini dove è stato eretto un bel tempio ottagonale circondato da un arioso colonnato. Passeggiando sotto questo colonnato ti si spalanca tutto l’anfiteatro di monti e di colline che si affacciano e si specchiano sulle acque azzurre del lago. A destra vedi le morbide colline di Galilea ravvivate qua e là dalle vigne e dagli agrumeti. Ti sembra di rivivere la scena del Cantico dei Cantici. «Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline» E’ come se il Signore avesse scelto i luoghi appropriati per dire e fare quello che lo Spirito Santo gli suggeriva. Ogni luogo ha una sua voce, una sua «chiamata». Sembra che i luoghi siano in sintonia con quanto Gesù disse, fece e gli accadde. La Trasfigurazione non poteva avvenire che in cima al Tabor, la Crocifissione non poteva che avvenire sul Golgota, luogo del cranio; ma anche luogo di pietre di cava scartate. La sepoltura e la Resurrezione non poteva che avvenire in un giardino. Visitare la Palestina è visitare un paese nuovo e antico. Nuovo perché vi passa continuamente la storia e perché vedi come «rifiorire i deserti». Antico perché ogni metro di terra ha il sapore di secoli e millenni, è storia di generazioni e generazioni. Non credo ci sia altro territorio al mondo così ricco di storia. Riscoprirlo è riscoprire le nostre radici. Gherardo Giorni