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Dalla Sars al Covid-19, vent’anni di coronavirus. Menichetti: «Proteggere ancora anziani e fragili»

«La cosa che allora sorprese – sottolinea il professore – fu l’elevata letalità: su poco più di 8 mila casi documentati ci furono più di 800 morti. Fortunatamente e, in parte, inspiegabilmente l’epidemia rimase però confinata in quella zona geografica e si esaurì in modo naturale, nel giro di un anno. Da allora non se ne ebbe più notizia».Questo fatto ci racconta che i coronavirus si comportano in modo molto diverso. «Quella dei coronavirus è una famiglia molto ricca e differenziata – continua Menichetti -. Si va dal semplice raffreddore comune fino ai coronavirus della Sars, della Mers per giungere al Sars-cov2 che abbiamo imparato a conoscere in questi tre anni, tra l’altro con una grande ricchezza di varianti. Infatti siamo partiti dal virus originario di Wuhan per arrivare agli oltre 140 sottolignaggi della Omicron». Non solo. «Abbiamo imparato anche – spiega l’epidemiologo – che questi virus si differenziano a tal punto da farceli sembrare diversi. Ci sono enormi differenze tra la variante Delta che provocava gravi polmoniti e i sottolignaggi Omicron che hanno grande capacità di evadere la risposta immunitaria ma si fermano ad aggredire la gola risparmiando i polmoni. Gli effetti sono stati infatti molto meno patogeni».

Ma non è solo per le mutazioni che il Covid-19 è diventato meno aggressivo. «È anche grazie alle vaccinazioni e ai comportamenti intelligenti che oggi possiamo tirare un sospiro di sollievo con l’effetto di avere ospedali meno pieni e di contare meno morti causate dal virus», aggiunge il professore. Siamo quindi fuori dal Covid-19? Ancora non lo sappiamo. «È un auspicio, una speranza. Rafforzata dal fatto che pur essendo in pieno periodo invernale, con la circolazione contemporanea di altri virus respiratori, a partire da quello influenzale che ha messo a letto oltre 5 milioni di italiani e che ha colpito duramente la popolazione in età pediatrica. Il covid però – spiega Menichetti – rimane quasi fermo, non muta».

Poco settimane fa c’erano stati degli allarmi dalla Cina, con un iniziale blocco dei voli. Poi tutto è tornato alla normalità. «Quelle preoccupazioni si sono rivelate infondate. Perché dalla Cina arrivano le stesse varianti che abbiamo anche qua. Il Sars-cov2 adesso circola di fatto liberamente».Ma non possiamo dire di aver vinto ancora la battaglia. «Dobbiamo continuare con l’impegno vaccinale concentrandolo su anziani e fragili. La campagna va rimodulata andando a proteggere queste categorie. È in questo ambito – conclude Menichetti – che il Covid può ancora rappresentare motivo di ricovero e causa di complicanze gravi fino al decesso».