TSD Arezzo
Dalla Nigeria all’Aretino, in fuga dalle violenze
Sono 15 e vengono tutti dalla Nigeria. Ragazzi tra i 19 e i 29 anni che parlano un inglese con un forte accento africano. A Monastero, in una struttura di proprietà della diocesi, poco fuori Santa Firmana, sono arrivati quasi un anno fa, dopo essere passati dalla Libia e da Lampedusa. Nell’Aretino, hanno visto susseguirsi le stagioni. Questo inverno hanno scoperto per la prima volta cos’è la neve e hanno aiutato gli abitanti del posto a spalarla. Intanto, per molti di loro, il futuro resta appesa a un filo fatto di burocrazia.
In prima fila nell’accoglienza dei migranti diverse realtà del territorio.
Tra i ragazzi, tutti cristiani protestanti, evangelici e cattolici, c’è preoccupazione per i numerosi attentati alle Chiese del loro paese. Solo l’ultima esplosione ha fatto più di 30 morti, mentre il Paese rischia di cadere in una guerra civili. Violenze da cui hanno deciso di scappare, attraversando il deserto prima, la guerra in Libia e le onde del Mediterraneo poi.