Trecento ragazzi in cammino. Venivano da Pisa e da tante parrocchie della diocesi, e si sono dati appuntamento a Ripoli, la sera dello scorso venerdì 3 marzo. Da lì hanno iniziato un pellegrinaggio che li ha portati fino ad Oratoio, illuminando con le loro candele le strade che hanno percorso. È stato il modo in cui la pastorale giovanile della diocesi ha voluto iniziare la Quaresima.Come ci ha spiegato Cristina Valtriani, una dei responsabili dell’ufficio diocesano, questa scelta si inserisce all’interno di un percorso che va di pari passo con gli orientamenti pastorali diocesani di quest’anno («Glorificate il Signore con la vostra vita. Eucaristia e vocazioni laicali») e vuole raccogliere l’eredità della Giornata mondiale della gioventù 2005 («Siamo venuti per adorarlo»).Anche il nome scelto per il pellegrinaggio, «Sette miglia da Gerusalemme verso Emmaus», riprende il tema centrale su cui i ragazzi stanno facendo ruotare le loro riflessioni. È l’episodio evangelico dei discepoli di Emmaus (Lc 24, 13-35), episodio «in movimento» che propone un cammino che parte dallo scoraggiamento e arriva all’entusiasmo. In analogia al percorso dei discepoli, «allontanandosi da Gerusalemme i ragazzi hanno voluto far risuonare nella loro vita la Parola del Signore che invita a ripensare il cammino personale di ognuno».I ragazzi hanno organizzato il pellegrinaggio all’interno dei loro gruppi, nelle parrocchie, seguendo un metodo comune che ha permesso a tutti di arrivare preparati e consapevolmente partecipi all’appuntamento diocesano. Come Gesù aveva visitato villaggi e città, così il pellegrinaggio si è svolto partendo dalla chiesa di Ripoli («Genezaret: la chiamata») e si è sviluppato verso Musigliano («Sicar: l’acqua»), via Garzella («Il coraggio: Betsaida»), Riglione («La luce: Gerico»), per terminare ad Oratoio («La fede: Cesarea di Filippo»). L’unità pastorale di Ripoli, Musigliano, Pettori, San Sisto, Riglione e Oratoio ha organizzato la prima e l’ultima tappa; le parrocchie di Badia e Cascine di Buti la seconda e la terza; l’unità pastorale di San Michele degli Scalzi e della Sacra Famiglia ha gestito la quarta tappa. Ha partecipato al pellegrinaggio l’arcivescovo Alessandro Plotti che, ad ogni tappa, ha offerto qualche spunto di riflessione che sembra essere stato ben recepito dai ragazzi. Anche la Scuola della Parola di Quaresima parte dal brano del Vangelo di Emmaus, quando Gesù dice ai discepoli in cammino: «Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui».«Partendo da questa frase – sottolinea Cristina Valtriani – vorremmo riscoprire e approfondire la storia della salvezza a partire dai grandi personaggi dell’Antico Testamento per riscoprire la fede come risposta alla Parola di Dio. Citando Sant’Ireneo, si potrebbe dire che l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo. Si arriverà allora a comprendere che i lontani, forse, siamo noi».La scelta è quindi caduta su cinque profeti che accompagneranno i ragazzi in questo cammino. Mosè («Dio dice il suo nome e mi chiama per nome», Esodo 3,1-15), Osea («L’amore tradito», Osea 2,4-25), Giona («La parola e la misericordia non hanno frontiere», Giona 3,1-5.10), Amos («La giustizia di Dio», Amos 2,6-16), Isaia («La vita nella morte», Isaia 52,13.53,12)Gli incontri si svolgeranno a: Pisa – Pontedera / Lungomonte (15/22/29 Marzo – 5 Aprile, ore 21), Colline (13/20/27 Marzo – 3 Aprile, ore 21), Versilia (16/23/30 Marzo – 6 Aprile, ore 21), Barga (17/24 Marzo, ore 21). Per informazioni: www.pigipisa.it.