Dossier
Da Populonia a San Silvestro sulle vie del ferro e dei minerali
Alcune delle località turistiche più affollate nel mese di agosto sono senza dubbio quelle della Val di Cornia, nella parte sud della cosiddetta Costa degli Etruschi: San Vincenzo, Campiglia, Suvereto, Piombino…, che nei loro territori ospitano realtà archeologiche come Baratti-Populonia o San Silvestro, che meritano, proprio per il particolare afflusso turistico, un discorso a sé.
Populonia si articola in una città alta e in una città bassa, cioè in una zona incentrata sul porto e in un’acropoli naturalmente difesa posta sul promontorio. La città bassa comprendeva le installazioni portuali e il quartiere industriale, situato al di fuori del circuito murario sul Poggio alla Porcareccia, dove è stato scoperto anche un breve tratto di strada lastricata. Nel quartiere industriale, oggi visitabile percorrendo la Via del Ferro, sono venuti alla luce edifici adibiti all’attività produttiva rivolta al raffinamento dei materiali ferrosi. Come nel caso delle altre principali città etrusche, quanto conosciamo dell’architettura e in generale della cultura artistica di Populonia si deve soprattutto alle aree cimiteriali.
Nel Parco di Baratti e Populonia si possono visitare alcuni tra i più significativi esempi di tombe monumentali. Nella parte più bassa del parco, un percorso guidato vi mostrerà la ormai nota Necropoli di San Cerbone e Podere Casone. Un sentiero congiunge il centro visita al centro di archeologia sperimentale da dove si sviluppano un percorso naturalistico e laVia delle Cave, che conduce alla Necropoli delle Grotte appena scoperta.
Da Baratti, risalendo verso nord, nel giro di pochi chilometri, sulla strada che dall’Aurelia porta a Campiglia Marittima si trova il Parco di San Silvestro, con i suoi 450 ettari; interessa solo una parte del distretto minerario campigliese, ma ne costituisce il nucleo storico più importante.