Vita Chiesa

Da Firenze a Colonia, il diario dei pellegrini

Una ventata di primavera, ma con qualche rischioGmg. Giornata mondiale dei giovani. Tra questi giovani provenienti da tutto il mondo anche io. La cosa mi fa un certo effetto. Ho diciassette anni, quasi compiuti, e sono partita con la diocesi di Firenze il 10 agosto. Sono partita un po’ all’ultimo, quasi di rincorsa, buttandomi a capofitto in questa esperienza senza pensare troppo a cosa avrei trovato. Adesso, al rientro a casa, a mente tiepida, sono tornata infatti solo ieri sera, mi accorgo senza dubbio che è stata un’emozione fortissima e ininterrotta per 14 giorni, tanto forte da togliermi il fiato.

Non è facile raccontare qualcosa che si è vissuto in prima persona, non se è fatto soprattutto di sensazioni. Ed è così che dovendo parlare della Gmg non posso che parlare della mia gmg, di come io l’ho vissuta, della mia fatica, della mia gioia, di come io ho reagito a questa ventata di primavera proveniente da ogni angolo della terra.

La Germania – pensavo in pullman – è un paese freddo, di gente fredda. E invece ho trovato tutt’altro. L’accoglienza delle famiglie è stata commuovente. Hanno aperto le loro case a un fiume di sconosciuti mettendo loro a disposizione tutto, condividendo ogni cosa e sempre con il sorriso sulle labbra.

Sono stata ospitata da una famiglia a Somburn, una cittadina non molto grande poco distante da Fulda. Mi sono sentita come a casa. I primi momenti sono stati di totale smarrimento, potevamo comunicare solo in tedesco, lingua dura a me sconosciuta che temevo nascondesse cuori altrettanto duri. Poi invece ecco che s’impara la lingua dei gesti, dei sorrisi, dei disegni e tutto diventa magicamente facile. Ho quasi le lacrime agli occhi quando la mia “mamma” adottiva per l’ultima cena insieme mi porta in un ristorante italiano per farmi mangiare la pizza dopo una settimana di würstel e affettati.

E la gioia del ricordo c’è anche nel ripensare al ritorno da Marienfeld con alle spalle una notte al freddo, nello stomaco poco cibo, sulle spalle uno zaino pesante, e davanti molti chilometri da percorrere. Ma la fatica è sparita nei sorrisi della gente lungo strada che ti guardava solo per farti sentire la loro vicinanza, nei bambini che ti regalavano le caramelle con quei loro occhi pieni di amore, nelle mamme che ti porgevano l’acqua con l’affetto che solo una madre può avere.

Ed è forse questa semplicità dell’amore, questa sua forma dolcissima che nessun giornale forse mai racconterà parlando della gmg ma che secondo me vale la pena di raccontare. La disorganizzazione tedesca è ormai cosa nota, il tempo che ho passato su mezzi di trasporto stracolmi è stato davvero infinito.

Forse però il rischio più grosso di un evento di portata mondiale è la globalizzazione della fede. Talvolta ho avuto l’impressione che ci fosse tanto rumore, gioioso certo, ma che una volta passato rischiava di lasciare solo un pugno di nulla. E il messaggio era chiaro “siamo venuti per adorarlo”. Adorare chi? Il papa? Il nostro ombelico? O il Signore?Irene Turrini Sabato 13 agostoI giovani fiorentini partiti da Firenze mercoledì 10 agosto stanno vivendo intense giornate di scambio con i giovani delle parrocchie tedesche del decanato di FREIGERICHT.

Abbiamo ricevuto una accoglienza molto bella, molte famiglie hanno preparato questo tempo che siamo chiamati a vivere insieme e si sono disposte ad accoglierci con calore! Ieri, 12 agosto, ci hanno accompagnati a visitare una caratteristica cittadina medievale, GELNHAUSEN, facendoci seguire un percorso lungo il quale ogni tanto incontravamo attori in costume che raccontavano la storia del borgo dalle sue origini. E’ stato molto interessante, un modo originale, coinvolgente che ha permesso a tutti di gustare la visita!

Nel pomeriggio abbiamo accolto fra noi il nostro vescovo ausiliare mons. Claudio Maniago che ci ha raggiunti da Firenze; con lui e i parroci del luogo abbiamo celebrato una Liturgia della Parola, abbiamo cenato ed assistito al concerto della banda del paese. La giornata di oggi, 13 agosto è iniziata con la preghiera del mattino e proseguita con l’íncontro con la comunità evangelica del luogo, realtà viva e forte, con la quale i cattolici vivono un profondo rapporto di amicizia. Un bel sole accompagna il nostro cammino, cammino che vede sempre più vicina Colonia; cammino che, in un clima di condivione e di scambio fraterno, e arricchito in questi giorni dall’ospitalità offertaci e dalla bellezza di trascorrere insieme a coetanei tedeschi, in un clima di gioia, momenti di svago e divertimento, come momenti di riflessione e preghiera comunitaria.

Fino a lunedì saremo ospiti in questi villaggi, il 15 al mattino cominceremo lo spostamento verso Colonia, che ci aspetta ansiosa di accoglierci. Saluteremo il nostro vescovo, presenza significativa fra di noi, con la celerbrazione della Messa nel giorno dell’Assunzione di Maria al cielo. Sara Martini