Pisa

DA DJ AD OPERATORE DI STRADA: LA METAMORFOSI DI CARMELO IMPERA

MARINA DI PISA – Era un dj gettonatissimo nei locali di Ragusa e dintorni: portafogli pieno, bella ragazza, nessuna vita spirituale. Adesso è un laico consacrato, giudice onorario del tribunale minorile della sua città, fa l’animatore di strada, e, nella «sua» Oasi don Bosco, cerca di restituire fiducia e serenità a giovani e coppie in crisi.

Carmelo Impera ha raccontato la sua esperienza ai ragazzi della Gmg pisana. «Una esperienza nata alla fine degli anni Settanta – quando io, ventenne, gestivo locali e discoteche nelle province di Ragusa e di Siracusa».

Nel frattempo «il Signore mi concesse il dono di continuare a studiare: così mi laureai prima in pedagogia e poi in psicologia».

La mamma di Carmelo, però, si ammalò gravemente, e lui iniziò a porsi mille domande sul senso della vita e sulla morte.

Invitato dalla cugina ad un campo estivo, incontrò un salesiano che parlava ai giovani del sentimento dell’angoscia: «ed io senza rendermene conto, mi ritrovai in lacrime. Il giorno dopo mi confessai: non lo facevo ormai da dieci anni».

Tornato a Pachino, il suo paese natale, nonostante le «insidie» dell’ambiente che lo circondava, Carmelo Impera si sentiva cambiato. «Ero felice. Avevo con me 150 nuovi amici molti dei quali mi scrivevano perché erano rimasti colpiti dalle mie lacrime».

Qualche anno dopo il Signore gli fece capire cosa voleva da lui: « e cioè che facessi un salto bel buio, lasciando il lavoro sicuro di pedagogista e la mia fidanzata per dedicarmi a tempo pieno (e nel celibato) ai giovani di strada».

Nel 2002 nasce ufficialmente la comunità «Oasi don Bosco», in provincia di Ragusa. Carmelo e altri operatori (tutti psicologi o psicoterapeuti) cercano ragazzi – per lo più dai 13 ai 18 anni e per lo più con rapporti con la mafia- per tirarli fuori dalla strada: a loro è dedicato un pronto soccorso adolescenziale, per il «loro futuro stiamo cercando di mettere su una falegnameria in cui potranno lavorare».

L’«Oasi don Bosco» si occupa anche di coppie in crisi, per «evitare, fino a che è possibile, che si separino; oppure, se proprio non c’è altro rimedio, che si separino civilmente, senza far male a se stessi ed ai figli».

L’Oasi don Bosco vive di Provvidenza. «Mettiamo tutto nelle mani del Signore» ha detto Carmelo Impera, protagonista insieme ai suoi colleghi, della serata offerta a tutti gli abitanti di Marina di Pisa in piazza delle Baleari. In piazza i giovani hanno portato la croce della Gmg. Poi spazio a musica e balli da discoteca, per non smentire le grandi doti di animatore di Impera & c: sono risuonati i testi di «Kiss kiss» fino al più tradizionale «El pam pam», passando per «la tarantella siciliana» e una canzone tipica dei locali siciliani «Annegati annegati».

Dopo il primo spettacolo è salito sul palco l’arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, che ha voluto sottolineare come il vero filo conduttore tra i ragazzi che vivevano la Gmg diocesana e i loro coetanei volati in Australia fosse quella croce da poco issata. «Perché? – si è chiesto l’arcivescovo -perché prima di tutto ci ricorda la presenza di Gesù che dà senso ad ogni altra cosa. Non impedisce il bello, ma anzi chiede di essere se stessi».

La seconda parte della serata, ha visto protagonisti i comici di Zelig. Sul palco si sono alternati i Pali e Dispari, Katia e Valeria, Piero Basso e Diego Parasole, che con le loro battute e i loro personaggi più famosi, hanno colorato con un tocco di ironia il cielo di Marina.