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«Da cristiani in politica» per un nuovo rigore etico.

Con l’autunno riprendono i lavori dell’associazione «Da cristiani in politica». Nata tra le polemiche, ha saputo portare avanti un percorso di qualità per la crescita di politici che vengono definiti di «buona volontà» dai coordinatori dell’associazione, Mirella Albini, Giovanni Grazzini, Leonardo Nepi e Luigi Pallotti. Soggetti diversi per età e cultura di riferimento che insieme – senza distinzione partitica – hanno inteso approfondire i problemi del nostro tempo alla luce della dottrina sociale della Chiesa, accompagnati dagli insegnamenti di illustri relatori.La scorsa stagione è stata incentrata sullo «sviluppo sostenibile» e sul concetto di bene comune. Tra gli altri, hanno tenuto le loro relazioni Ugo De Siervo, giudice della Corte Costituzionale, e Giuseppe Dalla Torre, rettore dell’Università Lumsa di Roma. Quest’anno l’associazione è divenuta una realtà gestita direttamente dai laici provenienti da ogni parte politica. Si tratta di persone che nel loro impegno compiono scelte in perfetta libertà, ma che d’altra parte provengono tutti da una medesima dimensione iniziale: il battesimo. Ed il primo incontro sarà proprio per mettere a punto l’assetto statutario e le cariche dell’associazione in modo che essa rimanga strumento pastorale per accompagnare chi si impegna in politica e per proporre un luogo di formazione.Successivamente si svolgeranno i consueti incontri periodici sino alla prossima estate, secondo un percorso formativo il cui filo conduttore sarà quello del «rinnovamento». Le parole che Benedetto XVI ha pronunciato sul sagrato del santuario di Nostra Signora di Bonaria, a Cagliari, sono state illuminanti: «La politica – ha detto il Papa – necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile». Gli incontri andranno proprio alla ricerca di questo senso di un «nuovo» modo di fare politica: progettato, partecipato e vicino ai bisogni della gente. Rinnovamento, quindi, che non significa solo dare spazio ai giovani ma concepire un «nuovo» rigore etico nell’approccio alla politica stessa.Ecco che verranno alla ribalta anche i temi «nuovi» e più attuali: dalla biopolitica alla sicurezza, dalla legalità alle novità che si affacciano nella società, nel mondo del lavoro, nell’economia e nella finanza. Le sfide di oggi, d’altronde, richiedono una solida radice culturale nel passato, una serena certezza di fede nel presente e una consapevolezza responsabile nel guardare al futuro con viva speranza: questa è la maturità di un politico «rinnovato» che sente il bisogno di una formazione continua per essere all’altezza del suo compito e sviluppare le proprie progettualità.In questo senso l’associazione «Da cristiani in politica» vuole dare un fattivo contributo anche in una realtà locale come quella della nostra provincia ed invita tutti gli interessati – non solo quelli che operano in politica ma tutti gli attori del mondo sociale, economico, associativo, del volontariato – ad iscriversi per seguire questi appuntamenti e far emergere «una nuova generazione di laici cristiani impegnati».