Vita Chiesa
Da Cortona alla Verna: a piedi sulle orme di San Francesco
«Non sarà una Marcia facile e non parlo del cammino fisico, ma sarà qualcosa di meraviglioso e sorprendente! Fidatevi, fatevi un regalo e iscrivetevi alla prossima Marcia Francescana; non vi lascerà solo dei bellissimi ricordi, ma vi regalerà molto più di quanto possiate immaginare!» Così scrive Elena, una marciatrice, su «Vieni e vedi», il sito internet della pastorale giovanile dei Frati Minori della Toscana.
La Marcia Francescana è una tradizione che si ripete ormai da 38 anni: un cammino a piedi che attraversa la Toscana per poi raggiungere Assisi, nell’occasione della festa del Perdono, ricongiungendosi con i giovani giunti da ogni parte d’Italia.
«Un pellegrinaggio a piedi per gustare della misericordia del Padre»: con queste parole viene presentata dagli organizzatori. «Attraverso le strade della Toscana ci lasceremo condurre dall’esperienza di Francesco d’Assisi per imparare l’arte della fiducia e della riconoscenza. Un viaggio con i piedi e con il cuore per assaporare la dolcezza della provvidenza di Dio e la letizia della fraternità. Un’occasione per raggiungere i propri limiti e accogliere un nome nuovo!»
Il programma di quest’anno prevede il raduno il 24 luglio a Cortona, dove il 25 luglio ci sarà una giornata di ritiro. Poi la partenza del cammino per raggiungere Foiano della Chiana, Castiglion Fiorentino, Arezzo, Anghiari, Montalone e quindi salire alla Verna il 31 luglio. Dopo un giorno di ritiro, la partenza per raggiungere Assisi il 2 agosto.
I consigli: zaino leggero, scarpe comode, un po’ di allenamento: sul sito ci sono anche i video tutorial su come prepararsi.
La Marcia Francescana è rivolta a giovani dai 17 al 32 anni4 agosto ad Assisi, dove ognuno dovrà organizzarsi il ritorno a casa. Per informazioni: tel. 348 0449750.
«Ovunque c’è gioia – scrive ancora Elena – la gioia della condivisione: dal cibo, alle esperienze personali passando per i propri problemi. Sì, perché capita anche che durante la pioggia e qualche chilometro pieno di fango, quella che fino a poco tempo fa era una perfetta sconosciuta, adesso si confidi, si racconti in tutta la sua fragilità e scelga proprio me per farlo, per trovare una parola di conforto. E poi viene il mio turno, il turno di sentire l’esigenza di parlare di me, il turno di fare chiarezza in me stessa. Come si fa a non essere grati per tutti questi momenti? Momenti in cui mi scopro fragile, ma allo stesso tempo circondata da tanto amore … Imparo a fare silenzio intorno a me e ad ascoltarmi, a sentire quel che Lui ha da dirmi, proprio Lui che per tanto, troppo tempo, ho allontanato e che, nonostante tutto, è qui anche per me. Così tra balli, risate e canti, tra soste fatte di tè e dolci, tra sveglie all’alba e minuti contati al bagno, tra paesaggi incontaminati, aule e palestre che ci ospitano, tra chilometri macinati e tra tanta tanta umanità arriviamo a La Verna e poi ad Assisi… per mano, da soli, tra sorrisi e lacrime che sanno di colpa e felicità… Con tanta gioia e gratitudine nel cuore per il perdono ricevuto, per gli occhi che finalmente ho riaperto, per le guide che ho avuto durante il cammino e per l’Amore che mi circonda!»