Da Comacchio (FE) a bocca d’Arno (PI) in tre tappe seguendo l’antica via etrusca dei due mari. La prima tappa, fino alle pendici dell’Appennino emiliano, sarà compiuta in bicicletta; la seconda, la più lunga, sarà percorsa a piedi; l’ultimo tratto sarà invece percorso in canoa. È quanto prevede l’iniziativa promozionale che dal 2 all’11 luglio vedrà protagonisti alcuni escursionisti del Club alpino italiano (Cai) dell’Emilia Romagna e della Toscana, con la quale si vuole lanciare l’apertura di un nuovo percorso trekking che ha come obiettivo quello di far riscoprire la strada che gli etruschi percorrevano per spostarsi dalle sponde del Tirreno a quelle dell’Adriatico e viceversa. Il percorso, che nei prossimi mesi sarà definito e segnalato dai volontari del Cai, sarà poi fruibile per tutti. Si tratta di un’iniziativa emozionante e affascinante ha detto la presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale, Ambra Giorgi che è in piena sintonia con il lavoro che stiamo affrontando da anni: rendere fruibile per tutti il grande patrimonio archeologico di cui siamo ricchi. Non solo, questa iniziativa contiene in sé anche una valenza ambientale e paesaggistica che dobbiamo valorizzare.Collateralmente alla camminata promozionale lungo l’antica strada etrusca sono in programma anche una serie di eventi, tra i quali la Festa celtica di Monterenzio (BO) il 4 luglio, la cena etrusca in piazza a Firenzuola (FI), il 6 luglio, il teatro etrusco sotto le stelle a Poggio Castiglioni (PO) l’8 luglio. In quest’ultima occasione, come ha ricordato Cinzia Lo Russo, dell’Associazione Camars, sarà rappresentato, in prima nazionale, il dramma etrusco Laris Pulenas, scritto e diretto da Maila Ermini.Il percorso della via etrusca dei due mari, come ha ricordato Gianfranco Bracci, promotore dell’iniziativa, tocca i principali siti etruschi venuti alla luce negli ultimi anni: da quello iniziale di Spina, nei pressi di Comacchio, all’interno del Parco del delta del Po, a quelli di Marzabotto (BO) e Firenzuola (FI), alla grande città etrusca di Gonfienti (PO), a quello di Casa del Lupo, nel comune di Capannori (LU), fino a quelli nei pressi della costa pisana. È un evento ha detto Bracci che è utile per cominciare a parlare degli studi e dei ritrovamenti fatti lungo questo percorso e anche per aprire una nuova via di trekking che vuol essere un invito, grazie al patrimonio archeologico e naturalistico che attraverserà, a fare vacanze diverse da quelle rituali.I rappresentanti del Cai dell’Emilia e della Toscana hanno annunciato il loro impegno per la definizione e la segnatura del percorso. Il rappresentante della Borsa del turismo di Montecatini, infine, ha proposto uno specifico convegno da tenersi in occasione della manifestazione di quest’anno, prevista dal 15 al 17 ottobre, per promuovere l’idea, proprio a partire dalla via etrusca dei due mari, dell’archeotrekking, un modo nuovo e affascinante di fare turismo. Maggiori informazioni sull’iniziativa si possono trovare sul sito www.viaetruscadeiduemari.it. (lm)