Rodolfo Doni, intellettuale considerato uno dei maggiori scrittori cattolici contemporanei, è morto nel pomeriggio di domenica 2 ottobre, nella clinica dove era ricoverato da una settimana, a seguito di un attacco ischemico da cui non si è più ripreso. Fiorentino d’adozione, aveva 92 anni, essendo nato a Pistoia il 20 marzo del 1919. I funerali saranno celebrati martedì 4 ottobre alle 10 nella chiesa dei santi Chiara e Francesco a Montughi (Firenze). Scrittore di fama internazionale, collaboratore assiduo anche di Toscana Oggi, ha attraversato vari decenni della storia italiana, incrociando, nei suoi molti romanzi e saggi, i temi e le sfide cruciali del nostro tempo. Il suo sguardo è sempre stato segnato da un desiderio di conoscenza e da un’interrogazione animata dalla fede. Doni diceva di avere due anime: quella letteraria e quella spirituale-religiosa. “Ho trovato la mia fede in guerra e quindi ha radici profonde. Orgoglioso com’ero da ragazzo, la fede volevo trovarla da solo, non volevo che fosse quella che avevo ricevuto dalla parrocchia o dalla mamma”. La fede l’ha cercata e l’ha trovata durante un lungo ricovero in un ospedale militare, quando ebbe modo e tempo di leggere e di studiare tanti libri. Diceva “Sono un autodidatta”. Il suo ultimo romanzo, scritto nel 2008, è stato «Con te nella resurrezione. Memoriale per un figlio», dialogo toccante, tra terra e cielo, in cui Doni si rivolge al figlio scomparso nel 1990 in un incidente d’auto. Una trentina le sue opere. Fra le più note «Sezione Santo Spirito» (1959), «Muro d’ombra» (1974), «Servo inutile» (1982), «La doppia vita» (1980), «Le grandi domande» (1987), «Un filo di voce» (1993), «Il Presidente e il filosofo» (1995), «La fatica della storia» (1998). E’ stato autore di biografie di grandi santi («Agostino», 2000; «Francesco d’Assisi», 2001; «Chiara d’Assisi», 2003), di futuri santi («Giorgio La Pira», 2004) e di una recentissima «Storia di Gesù. Tratti di vita, ritratti di umanità» (2005). Tra le opere sicuramente più sofferte e meditate, il «Colloquio con Lorenzo» (1993) e il «Dialogo sull’Aldilà» (1998) dedicate al quarto figlio, Lorenzo, morto in un incidente stradale a 22 anni mentre andava a Taizé alla comunità di Frere Roger. Tra i riconoscimenti avuti il premio selezione Campiello, il premio selezione Napoli, il premio Castiglioncello, il premio Vallombrosa e il Premio selezione Estense.Nel 2008, Mauro Pagliai Editore ha pubblicato un volume che raccoglie gli atti dell’omonimo convegno internazionale Spiritualità e storia nell’opera di Rodolfo Doni, svoltosi a Firenze: un approfondito discorso critico sulla vasta produzione (romanzi, racconti, saggi, diari, biografie, drammi) dello scrittore appena scomparso. Oltre ai motivi religiosi e teologici si legge nella presentazione dell’opera – Doni attinge costantemente agli eventi della vita di ogni giorno, alle vicende della politica, ai fatti della cronaca e della storia, nonché all’autobiografia, per creare un’infinita galleria di personaggi che si fanno felice espressione delle problematiche e delle crisi contemporanee, incluse quelle che logorano il nido della famiglia. Le storie di Doni, stese con un linguaggio ricco di toni poetici e di semplice complessità, mostrano un narrato fine e molto esperto nel gioco combinatorio delle strutture, nell’impiego delle tecniche diegetiche, nella creazione della tensione drammatica, nell’analisi dei comportamenti umani e della coscienza.