Toscana
CUBA, FIDEL CASTRO RINUNCIA AI SUOI INCARICHI
Una volta fatto l’annuncio che costituisce il cuore del messaggio – diverso nel tono e nella forma dalle 45 riflessioni’ ccominciate nel marzo 2007, alcuni mesi dopo l’inizio della malattia nell’estate 2006 e diversi interventi chirurgici all’apparato gastrointestinale Castro cita sue comunicazioni precedenti del 17 dicembre e dell’8 gennaio in cui spiccano, tra le altre, le seguenti: Mio dovere elementare non è aggrapparmi agli incarichi e ancor meno bloccare il passo a persone più giovani… […] Ho tenuto molto presente che tutta la gloria del mondo può trovar posto in un grano di mais. Tradirebbe pertanto la mia coscienza l’occupare una responsabilità che richiede mobilità e dedizionetotale che non sono in condizioni di offrire. Lo dichiaro senza drammi. Su un totale di circa 1000 parole distribuite su un po’ meno di 80 righe, ampie sono le considerazioni di dettaglio che conferiscono alla comunicazione l’atmosfera di una comunicazione quasi personale al popolo di Cuba, con ripetuti riferimenti all’importante ruolo dei giovani, del quasi milione di laureati e delle generazioni intermedie. Anche le parole conclusive suonano come un saluto quasi familiare: Non mi separo da voi : Desidero solo combattere come un soldato delle idee. Continuerò a scrivere sotto il titolo Reflexiones del compañero Fidel. Sarà un’altra arma dell’arsenale su cui si potrà contare. A volte la mia voce viene ascoltata. Sarò giudizioso.