Sport

Csi, rinnovato l’incarico di presidente regionale a Carlo Faraci

L’incarico è stato rinnovato dall’assemblea regionale. Il nuovo consiglio guidato da Faraci per i prossimi quattro anni: Fabrizio Panchetti, Marcello Tognoni, Marco Rafanelli, Domenico Prestia, Angela Simonetti, Giancarlo Alunno Paradisi, Claudio Doldo, come revisore effettivo, Paolo Serventi

La grande rete che raccoglie mille società sportive sarà ancora diretta da Carlo Faraci: l’incarico di presidente del Centro sportivo italiano della Toscana è stato rinnovato dall’assemblea regionale che si è svolta domenica 23 febbraio a Firenze. Una giornata di resoconti, riflessioni e attestati di stima di molti partecipanti. A riconoscere l’assiduo impegno del Csi Toscana è stato il presidente della regione, Eugenio Giani: «Sono qui perché voglio dimostrare tutto il mio sostegno».

L’assemblea elettiva «è un momento di verifica e soprattutto un modo per rivolgere lo sguardo in avanti», ha dichiarato il presidente Carlo Faraci, senza dimenticare il clima della precedente realtà elettiva: un passato in preda al disorientamento da cui il Csi «ha saputo programmare il possibile e a volte anche l’impossibile. Pensiamo alle iniziative davvero straordinarie, spesso di grande valenza sociale, di alcuni comitati territoriali svolte a distanza, o comunque, nel rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza e che hanno coinvolto centinaia di ragazzi, giovani e meno giovani».

Sport e società costituiscono un binomio inscindibile e le istituzioni nel periodo pandemico ne predicavano la frammentazione: il «distanziamento sociale» avrebbe allontanato anche l’educazione dei valori dello sport, però «la speranza – ha proseguito Faraci – ha dato vigore al nostro impegno». Sono i dati a testimoniarlo: nel 2019 in Toscana sono 800 le società sportive affiliate e 93 mila tesserati, nel 2021 si contano 723, per giungere alle 1072 nel 2024 (quasi 300 società in più del periodo ante pandemia) e a oltre 120 mila tesserati.

«Protagonisti del domani nello sport» nel segno dell’innovazione e della continuità: proseguirà il «Csi in tour» per festeggiare l’80° anniversario dell’associazione e celebrare la pace, di cui quest’anno giubilare si fa promotore. È un progetto sportivo-educativo che offre a tutti l’occasione di mettersi in gioco, creare fiducia e imparare uno stile di vita sano.

Perseveranza, condivisione, umiltà e generosità per il presidente Faraci costituiscono gli ingredienti per proseguire ed affinare l’azione del Csi. I propositi presentati nella relazione spaziano dall’organizzazione, più efficace e meno burocratica, a una maggiore attenzione al sociale, anche per il probabile aumento delle persone in stato di povertà. Si aggiunge la convinta prosecuzione dei rapporti con le istituzioni, gli assessori comunali, con i funzionari delle Asl, della Scuola, della Società della salute, con le altre associazioni sportive o impegnate nel sociale. «Non è solo un rapporto di amicizia, è il riconoscimento di importanza che riveste il Csi nel complesso mondo dello sport e delle politiche sociali», ha spiegato Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana che individua nell’inclusione sociale, educazione e realizzazione di comunità i principi trainanti di 80 anni di sport. «In un tempo in cui i giovani tendono sempre di più all’alienazione, il Csi sa operare nella giusta direzione: promuove atleti che possano inseguire il benessere fisico e anche sociale». Continuando a riconoscere la vitalità e il servizio dell’associazione, la vicepresidente ha ribadisce: «noi come regione siamo al vostro fianco».

Il sostegno e la riconoscenza istituzionale sono stati oggetto anche degli interventi di Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali, alla salute e all’istruzione e Letizia Perini, assessora allo sport e alle politiche giovanili: entrambe valorizzano il potere salvifico dello sport, foriero di molteplici opportunità, come l’espressione di cittadinanza, la mescolanza di culture o la scoperta di una passione. Anche Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana, nel suo video messaggio ha ringraziato il lavoro del Csi e condiviso l’affetto che lo lega a questa associazione: «Quando sono arrivato a Pisa dalla Basilicata, il Centro sportivo italiano è stata la prima realtà ad avermi accolto, facendomi sentire a casa».

«È lo sport – ha affermato il presidente Faraci – che pretende che gli sia riconosciuta la pari dignità» e su questo il Csi è in prima linea, affiancato dal Comitato paralimpico, di cui si attesta la rappresentanza all’assemblea elettiva di Massimo Porciani, presidente regionale del comitato: «la nostra idea è quella di riuscire a portare la società ad una visione più etica dei rapporti e lo sport è lo strumento privilegiato». È una battaglia di civiltà combattuta anche da Simone Cardullo, presidente regionale del Coni, che, nel suo intervento, ha auspicato una maggiore collaborazione con quegli enti di promozione che condividano gli stessi intenti.

In tal senso sono stati significativi i contributi forniti dagli esponenti del terzo settore, come Salvatore Vaccarino, presidente regionale dell’Ansmes, Alessandro Scali, consigliere del Cesvot, Elena Pampana, presidente regionale delle Acli e la missiva di Massimo Ceccantini, presidente Uisp Toscana.

«Essere squadra – ha aggiunto il presidente Faraci – deve essere un modus operandi permanente della nostra associazione»: un pensiero condiviso anche da don Marco Fagotti che ha individuato nel momento dell’assemblea l’espressione più alta di un’associazione, affinché si proceda in questo cammino condiviso per leggere il presente e fecondare il futuro. Appelli di cooperazione sono derivati anche da don Leonardo Biancalani, neo assistente ecclesiastico regionale per il Csi: «Abbiamo la grande responsabilità di far riavvicinare i giovani alle parrocchie e una delle modalità più efficaci è lo sport».

Sono infatti i giovani i veri «protagonisti del domani», di cui si è fatto rappresentante Bernard Dika, portavoce del presidente Giani e coordinatore di Giovani sì: «Il senso di comunità che il Csi porta avanti da 80 anni è ciò di cui hanno bisogno la società e la politica». Dika ha ricordato in tal senso le parole di don Lorenzo Milani «ho capito che il mio problema è uguale al tuo, uscirne da soli è avarizia, uscirne insieme è politica». «Insegnate – ha aggiunto Dika – il senso di squadra che è fondamentale diffonderlo tra le nuove generazioni, spesso immersi in una solitudine inconsapevole».

I lavori dell’assemblea sono continuati con l’elezione dei candidati al Consiglio regionale. Il verdetto ha decretato il nuovo consiglio guidato da Faraci per i prossimi quattro anni: Fabrizio Panchetti, Marcello Tognoni, Marco Rafanelli, Domenico Prestia, Angela Simonetti, Giancarlo Alunno Paradisi, Claudio Doldo, come revisore effettivo, Paolo Serventi.