Un riconoscimento estremamente importante. Così Andrea Olivero, presidente nazionale delle Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiani), commenta la decisione della Corte europea di Strasburgo per i diritti dell’uomo di accogliere la richiesta delle Acli e dei cattolici francesi e tedeschi di potersi costituire come parte terza nel procedimento di ricorso contro la sentenza che vieta l’esposizione del crocifisso nelle scuole pubbliche. Lo scorso 9 maggio, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Schuman, le Acli insieme alla ZdK (Comitato centrale dei cattolici tedeschi) e alle Settimane sociali di Francia avevano avanzato alla Corte una richiesta formale di ammissione come parte terza nel procedimento Lautsi v. Italy inerente l’esposizione della croce nelle scuole pubbliche. Con l’approvazione della richiesta, le associazioni avranno tempo fino al 1 giugno per consegnare la memoria articolata che verrà esposta nel procedimento di ricorso contro la sentenza attivato dal Governo italiano. Qualunque sarà l’esito del procedimento conclude Olivero -, è un fatto che le nostre argomentazioni per una laicità positiva’ e per il rispetto delle diversità culturali espresse dai singoli Stati non potranno essere ignorate.Sir