Vita Chiesa

CRISTIANI PERSEGUITATI: PATRIARCA KIRILL, VIOLENZA SENZA PRECEDENTI

“Una delle tendenze più emblematiche del nostro tempo è l’esodo di massa dei cristiani dal Medio Oriente e dal Nord Africa, causata da un aumento senza precedenti della violenza contro le minoranze religiose della regione”. L’ennesimo grido di allarme per i cristiani perseguitati è stato lanciato ieri dal Patriarca Kirill incontrando i partecipanti alla Conferenza internazionale sulla libertà religiosa promossa dal 30 novembre al 1 dicembre a Mosca dal Patriarcato russo. Il Medio Oriente è la culla delle tre religioni principali del mondo e questa posizione strategica “spiega storicamente la presenza dei loro seguaci lì”. Il Patriarca ritiene che i cristiani di quelle regioni sono diventati “ostaggi della grande politica”, e la loro situazione peggiorando “a causa dell’intervento straniero negli affari degli Stati della regione”. “Il termine cristianofobia – ha aggiunto – è entrato nel vocabolario politico solo negli ultimi anni. Non è un caso perché, come osservatori hanno notato, sono i cristiani che stanno diventando il gruppo religioso più perseguitato nel mondo di oggi”. Ma costringere le minoranze cristiane ad uscire dalla regione, rischia di aprire le porte a “predicatori di estremismo”. Il Patriarca si dice d’accordo con la creazione di un meccanismo in grado di “proteggere i diritti delle comunità cristiane e dei cristiani” e di avviare “un dialogo aperto che coinvolga i rappresentanti delle altre comunità religiose”. Anche a Istanbul si è svolta una consultazione sui diritti religiosi delle minoranze patrocinata dal Consiglio Mondiale delle Chiese e ospitata dal Patriarcato ecumenico. I partecipanti sono stati ricevuti dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I di Costantinopoli che ha sottolineato l’importanza che “il rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani e la loro aspirazione e diritti alla libertà religiosa devono essere considerati come una componente importante per promuovere la tolleranza tra tutti”. “Siamo chiamati – ha detto il patriarca Bartolomeo I – a promuovere il dialogo tra tutte le comunità e i popoli per creare pace, armonia e tolleranza in un mondo che si trova ad affrontare violenza, conflitti e l’odio religioso”. Bartolomeo ha quindi invitato tutti i presenti a affrontare con determinazione la sfida di “tali situazioni di odio e intolleranza”. Ed ha aggiunto: “consentire alle persone di credere e di praticare il culto e vivere la religione secondo la propria convinzione e scelta senza ostacoli, sono parte dei diritti di ogni individuo.”(Sir)