Nel giorno in cui la Chiesa italiana prega e digiuna in solidarietà con i cristiani perseguitati dell’India, il Centro di cultura e attività missionaria del Pime di Milano ha inviato ai politici italiani il testo di un memorandum scritto dai cattolici dell’India alle autorità locali. L’intento è quello di far sì che dall’Italia partano anche richieste concrete e verificabili sulla tutela della libertà religiosa nello Stato dell’Orissa. Abbiamo letto le dichiarazioni di questi giorni e abbiamo avuto notizia della convocazione alla Farnesina dell’ambasciatore indiano in Italia si legge nell’appello che accompagna il memorandum -. Temiamo che, una volta spenti i riflettori della cronaca, in Orissa la situazione ritorni come prima. Per evitare che questo possa ancora ripetersi, il Pime presenta ai politici italiani un memorandum con 10 richieste al governo dell’Orissa. Tra queste quella che il controllo del distretto di Kandhamal (al centro delle violenze più gravi) sia tolto alle autorità dell’Orissa, dimostratesi già incapaci di fermare i fondamentalisti, e sia affidato all’esercito. Inoltre che sia garantita assistenza ai profughi costretti ad abbandonare le loro case e l’istituzione di tribunali che seguano procedimenti accelerati per giudicare i colpevoli delle violenze. L’appello è stato inviato anche alle massime cariche dello Stato italiano.Sir