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CRISI USA-IRAQ, SLITTA IL VOTO, POSSIBILE ATTACCO ANCHE SENZA RISOLUZIONE ONU

Il segretario di Stato americano Colin Powell non ha escluso che gli Stati Uniti possano ritirare la risoluzione sull’uso della forza per disarmare l’Iraq, senza giungere a un voto. Powell ha precisato che si tratta di un’opzione sul tappeto. Intanto gli Stati Uniti stanno procedendo agli spostamenti finali delle truppe e delle armi in previsione dello scoppio imminente del conflitto. L’arrivo massiccio di navi nel mar Rosso, unito agli spostamenti dell’artiglieria irachena verso il confine del Kuwait, lascia intendere come la notte in cui sarà lanciato l’attacco si stia avvicinando. Giovedì il segretario alla Difesa americano Donald Rumsfeld ha siglato gli ordini che prevedevano gli spostamenti di truppe, tra cui una decina di navi da guerra spara missili, spostate dal Mediterraneo al Mar Rosso, tramite il Canale di Suez. Nelle ore iniziali della guerra le navi dovrebbero sparare questi missili sopra il territorio dell’Arabia Saudita, diretti su precisi obiettivi in Iraq. Lo spostamento delle truppe si è reso necessario per il rifiuto della Turchia di concedere lo spazio aereo. Se la Turchia dovesse concedere lo spazio aereo all’ultimo minuto non è chiaro come disporrebbe le truppe il Pentagono. Venerdì l’Iraq dovrebbe consegnare alle Nazioni Unite due rapporti per spiegare come ha distrutto 3,9 tonnellate dell’agente Vx del gas nervino e dove sono finiti almeno 8.500 litri di antrace.