Accordo raggiunto tra i Quindici, nel vertice straordinario di Bruxelles sulla crisi irachena. “Nelle attuali circostanze non poteva andare meglio di così”, ha dichiarato il presidente dell’Unione Europea Romano Prodi, ribadendo che “l’amicizia, la solidarietà, la comunanza di visione tra Europa e Stati Uniti è stato il motore della democrazia”. La forza – si legge nel documento conclusivo del vertice – dovrebbe essere usata solo quale ultima risorsa”, “la guerra non è inevitabile”, “l’unità della comunità internazionale è vitale per risolvere” la crisi irachena: “ci impegniamo a lavorare con tutti i partner, e specialmente con gli Usa per il disarmo dell’Iraq”. A decidere il tempo da dare agli ispettori dovrà essere l’Onu. È stato tolto – ha spiegato il cancelliere tedesco Schroeder – il riferimento al fatto che per Bagdad “il tempo sta scadendo”.Un forte richiamo alla coesione in Europa e tra Europa e Usa era venuto dal segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, secondo cui le divisioni indeboliscono la stabilità del pianeta. La guerra – ha dichiarato Annan, a Roma per incontrare Ciampi e il Papa – si può ancora evitare. Ma Bagdad – ha aggiunto – deve rendersi conto della gravità e dell’urgenza della situazione.ù
