La “possibilità di una ripresa della collaborazione dell’Iraq con la comunità internazionale” è per il Papa “una buona notizia”, che può allontanare i “venti di guerra” e aprire “spiragli di buona volontà” verso “una convivenza libera dalla guerra e dalla sopraffazione della violenza”. All’indomani delle dichiarazioni del governo iracheno, che di fatto ha dato il “via libera” alle ispezioni dell’Onu, Giovanni Paolo II ha lanciato, al termine dell’udienza generale di oggi, un nuovo appello alla pace: “Nei giorni scorsi, dopo i venti di guerra che minacciavano di sconvolgere l’intera regione medio orientale ha detto, infatti, il Pontefice è giunta la buona notizia della possibilità di una ripresa della collaborazione dell’Iraq con la comunità internazionale. Vi esorto ha aggiunto poi rivolgendosi ai fedeli a continuare nella preghiera, affinché il Signore illumini i responsabili delle nazioni, dischiuda e sostenga gli spiragli di buona volontà e conduca l’umanità, già afflitta da tanti mali, verso una convivenza libera dalla guerra e dalla sopraffazione della violenza”. E alla “figura grandiosa di Dio, che regge l’intero universo e governa la storia dell’umanità”, il Papa si è riferito commentando il salmo 92, in cui centrale è “la certezza che noi non siamo abbandonati alle oscure forze del caos o del caso, ma siamo da sempre nelle mani di un Sovrano giusto e misericordioso”.Sir