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CRISI USA-IRAQ, DA GRAN BRETAGNA, USA E SPAGNA ULTIMATUM A BAGHDAD

Ultimatum di Gran Bretagna, Stati Uniti e Spagna all’Iraq: all’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sarà chiamato a votare una nuova risoluzione che individua nel 17 marzo la data ultima a disposizione di Saddam Hussein per disarmare. Non era ancora finito il giro di interventi dei 15 al Consiglio di Sicurezza, venerdì, che la Gran Bretagna già faceva circolare il nuovo testo per mano dello stesso ministro Jack Straw.

La nuova risoluzione afferma in sostanza che l’Iraq non è stata in grado di approfittare dell’ultima occasione concessa dalla comunità internazionale per il disarmo attraverso la risoluzione 1441. Se entro il 17 marzo il Consiglio non potrà comprovare che Baghdad ha collaborato “in modo totale, incondizionato, immediato e attivo” sarà dunque provata la sua “inandempienza” e la guerra sarà più vicina.

Anche in caso di voto negativo in seno al Consiglio di sicurezza (per la maggioranza occorrono 9 voti su 15 e attualmente non ci sono) o di veto da parte di Francia e Russia, l’amministrazione americana sembra intenzionata ad andare avanti con la guerra allo scadere dell’ultimatum del 17 marzo, alla guida di una coalizione internazionale, senza però l’egida dell’Onu.