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CRISI USA-IRAQ: CARITAS ITALIANA, «NO ALLA GUERRA»

Anche la Caritas italiana, come recentemente hanno fatto il Papa, il cardinale Camillo Ruini, e il patriarca di Bagdad, Raphael Bidawid, esprime oggi “il proprio dissenso ad ogni forma di guerra preventiva in Iraq”: “La guerra aggraverebbe la già instabile situazione del Medio Oriente – afferma la Caritas italiana in un comunicato -, rendendo ancora più precarie le sorti della popolazione irachena che finora è l’unica vittima di questi lunghi anni di tensioni politiche”.

La Caritas ritiene “che le vie diplomatiche internazionali dovranno essere più incisive nei confronti delle autorità irachene, affinché queste rispettino le intese internazionali e si dimostrino pienamente affidabili”. La Caritas italiana, in collegamento anche con la rete internazionale, continuerà ad affiancare l’azione della Confrérie de la Charité-Caritas Iraq, un’organizzazione con circa 80 operatori e una quindicina di centri sparsi in tutto il Paese.

Gli interventi realizzati finora comprendono l’aiuto alimentare a 14 mila famiglie, la fornitura di acqua potabile a 400.000 persone e l’assistenza medica a 6.000 soggetti vulnerabili. Inoltre, in queste settimane, “temendo il disastro che una nuova guerra potrebbe causare”, Caritas Iraq sta mettendo a punto un programma di prevenzione sanitaria: interventi di riabilitazione di centri sanitari e di alcuni ospedali; acquisto e stoccaggio di medicinali, articoli sanitari e altre attrezzature, corsi di aggiornamento per medici e corsi di formazione per circa 400 operatori e volontari. Per sostenere gli interventi in atto (causale: “Iraq”) le offerte si possono inviare alla Caritas Italiana tramite: c/c postale n. 347013 Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzatè 2, Padova c/c n. 11113 – Abi 5018 – Cab 12100 Intesa Bci – p.le Gregorio VII, Roma c/c n. 100807/07 – Abi 03069 – Cab 05032 Cartasì telefonando allo 06-541921.Sir