Un appello di 865 milioni di dollari per aiuti a donne e bambini in 39 Paesi in emergenza: lo ha lanciato oggi l’Unicef, presentando a Ginevra lo Humanitarian action report, il rapporto annuale sui Paesi in emergenza. Il rapporto esamina i Paesi colpiti da crisi politico-militari, come Ciad e Kenya, da conflitti di lunga durata, da disastri naturali, come le alluvioni in Mozambico, indicando gli interventi d’emergenza previsti dall’Unicef e i fondi necessari. Come effetto della crisi in Kenya, 300mila persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e rifugiarsi in campi di accoglienza: 150mila sono bambini, di cui 80mila con meno di 5 anni. In Ciad la situazione è meno chiara, ma si stima che 30mila delle 52mila persone fuggite siano a rischio e richiedano immediata assistenza, ha dichiarato a Ginevra Hilde Johnson, vice-direttore Unicef, presentando rapporto. Il rapporto rileva come i conflitti, principale causa di crisi umanitarie, si combinino con sempre più frequenti disastri naturali, e come sempre più spesso donne e bambini siano vittime di stupri sistematici, spesso perpetrati come arma di guerra. Dobbiamo garantire che bambini e donne siano protetti quanto più possibile da queste atrocità, e che i responsabili di tali crimini vengano perseguiti legalmente, ha concluso Johnson.Sir
