«Il 2009 sarà un anno di pesanti crisi, i cui effetti già si sentono ovunque: anche a Lucca. Ma dovrà essere anche un anno di preparazione per la ripresa che si farà sentire nel 2010». E’ il commento del presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al termine dell’incontro che questa mattina si è svolto a Lucca tra la task force anti-crisi della Regione con gli amministratori e operatori economici. Oltre al presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che ha aperto l’incontro erano presenti il Prefetto Carmelo Aronica, i sindaci di Viareggio e di Altopascio e i rappresentati della diverse associazioni economiche.Bastano pochi numeri al presidente della Provincia Baccelli per presentare lo stato di salute dell’economia locale: occupazione -7,7%; fatturato -8%; ordinativi -8,2% e solo quelli dall’estero -5,8%; consumi -4,9%, con 400 occupati in meno nel commercio e difficoltà serie anche in distretti ormai affermati e di successo come quello della nautica e della carta. «Naturalmente ha proseguito Baccelli – il sistema istituzionale insieme alle imprese hanno reagito, mettendo in campo iniziative innovative, sia anticicliche che di sostegno ai cittadini per impedire che la crisi economica si trasformi anche in crisi sociale. Ma dobbiamo fare di più e soprattutto occorre un intervento più marcato del governo nazionale. Anche alla Regione chiediamo di darci una mano. Da soli non ce la facciamo».La Regione all’inizio dell’anno ha varato tre provvedimenti. Il primo aveva lo scopo di favorire l’accesso al credito delle imprese, con due fondi da 33 e 15 milioni già disponi bili dal 12 febbraio, in grado di garantire finanziamenti degli istituti di credito per almeno 500 milioni. «Il bilancio dei primi quaranta giorni e il forte successo dell’iniziativa commenta Martini – dimostra che la misura scelta costituisce un contributo vero a sostegno della nostra economia». In meno di due mesi sono arrivate a Fidi Toscana, che gestisce i fondi, 833 domande per 264 milioni di prestiti; altre trecento sono in corso di registrazione, per altri 100 milioni. La maggior parte delle aziende chiede finanziamenti per allungare nel tempo i prestiti in corso e disporre di una liquidità che il mercato e il calo degli ordinativi in questo momento non permettono di avere. Sono arrivate 650 domande per 219 milioni di finanziamenti. Stiamo valutando la possibilità di ampliare la quota del credito per la liquidità sottolinea Martini. Solo 183 domande rigua rdano gli investimenti, per cui sono stati chiesti prestiti per poco meno di 45 milioni. A Lucca le richieste sono state complessivamente 94 per 28 milioni: 75 (pari a 23 milioni) di aziende che hanno scelto di ricorrere alle banche per avere una maggiore liquidità e 19 (4,8 milioni) di imprese che vogliono investire. Il secondo intervento messo in campo dalla Regione è rivolto al potenziamento degli ammortizzatori sociali con uno stanziamento di 5 milioni. Si tratta di un provvedimento che prevede un contributo una tantum di 1650 euro per i lavoratori, atipici e precari, che hanno perso il posto di lavoro e non possono contare sugli ammortizzatori sociali, e un ulteriore contributo, sempre di 1650 euro, per chi, rimasto senza lavoro o in cassa integrazione, ha un mutuo sulla prima casa da pagare. La variazione di bilancio è stata licenziata dal Consiglio regionale alla fine di marzo e lunedì prossimo la giunta approverà il regolamento attuativo. La Regione ha accelerato anche la pubblicazione di tutti i bandi per accedere ai finanziamenti comunitari: 100 milioni di euro già disponibili dalla fine di febbraio. Rispetto alle questioni locali sollevate nel corso dell’incontro di Lucca, il presidente della Regione Claudio Martini ha precisato: «Con questi ritmi di utilizzazione le risorse stanziate dalla Regione non dureranno molto. Con le nostre iniziative abbiamo messo in acqua un peschereccio, ma qui c’è bisogno che arrivi il transatlantico con i provvedimenti annunciati dal governo: penso al fondo di 1,3 miliardi per garantire la liquidità per le piccole imprese che dovrebbe portare in Toscana tra gli 80 e i 90 milioni, circa il doppio dei finanziamenti da noi attivati. La Regione confermerà al governo l’importanza delle opere infrastrutturali previste, dalla raddoppio delle ferrovia agli interventi per la mobilità e soprattutto per la protezione civile, in modo che si possano sbloccare i finanziamenti. Stesso discorso ha proseguito Martini vale per i Piuss, piani integrati urbani di sviluppo sostenibili: risorse per la qualificazione delle aree urbane destinate ad interventi edilizi, ambientale ma anche per una migliore mobilità. In Regione abbiamo un armadio pieno di progetti di qualità e di valore, che meritano tutti di essere finanziati. Il problema è che la richiesta è tre volte superiori alle nostre disponibilità. Ad oggi l’unica via di uscita che vedo è quella di fare una programmazione pluriennale in modo da poterli finanziare tutti: parte nel 2009 e il resto negli anni successivi».Infine Martini ha toccato i l problema relativo ai numerosi interventi necessari, in particolare nella provincia di Lucca, per la difesa del suolo. «La Regione ha raschiato il barile ricorda Martini Abbiamo messo in bilancio cinque milioni di euro e ci siamo impegnati a trovarne altri dodici per tutto il territorio regionale. Il governo, nel frattempo, ha tagliato la quota regionale del fondo nazionale». (cs- Remo Fattorini e Walter Fortini)