Toscana
Crisi per i piccoli esercizi la ripresa stenta ad arrivare
di Ennio Cicali
Scompaiono le botteghe, i cosiddetti «negozi di vicinato», principalmente di generi alimentari e a conduzione familiare, spesso presenti nei paesi e nei quartieri popolari. Il 2005 non è stato un buon anno per il commercio in Toscana, il progressivo calo delle vendite è iniziato due anni più tardi rispetto all’Italia In questo quadro la piccola distribuzione perde fatturato, mentre la grande distribuzione, invece, cresce.
Un pesante onere per le aziende il 50% dei bilanci è rappresentato dai costi dell’energia, dell’intermediazione monetaria e finanziaria e dei servizi alle imprese (pulizia, contabilità e amministrazione, sicurezza, pubblicità, ecc.). Questi alcuni dati che emergono dal Rapporto sul commercio, realizzato da Unioncamere e Irpet.
Oltre a fotografare lo stato di salute del commercio regionale, il Rapporto si sofferma anche sulle abitudini dei consumatori, mostrando come il totale della spesa media mensile delle famiglie toscane nel 2005 è stato di 2.566 euro (Italia 2.398 euro), di cui 470 euro circa (il 18,3%) è destinato ai consumi alimentari ed il restante 81,7% (equivalente a 2.096 euro) a varie voci. Tra le spese rilevanti: tempo libero e cultura (intrattenimento prettamente culturali, giochi, televisori, Hi-Fi, computer, libri non scolastici, giornali e riviste, musica, abbonamento radiotelevisivo e internet, animali domestici), spese sanitarie (3,2%), comunicazioni (2,2%). Allargando il confronto agli anni 20012005, si osserva come dopo l’introduzione dell’euro i beni alimentari in Toscana abbiano perso peso, passando dal 18,5% del 2001 al 17,3% del 2003, per poi tornare al valore iniziale nel 2005. Aumentati i prezzi per «abitazione, acqua, elettricità e combustibili» (+5,2%).
In questo contesto il ricorso delle famiglie toscane al credito al consumo è un fenomeno piuttosto recente ed in costante aumento, nella nostra regione come in Italia (17,1% nel 2004; 15,4% nel 2005 per un totale annuale di oltre 5 miliardi di euro erogati da banche e società finanziarie). In Italia il totale è stato di oltre 72 miliardi e 600 milioni e la percentuale di crescita del 19,2%. Per il futuro è previsto uno scenario abbastanza complesso perchè i settori che più domandano al commercio crescono meno della media regionale.